Grande attesa per l’arrivo del Cardinale Angelo Bagnasco a Fano
Mons. Trasarti: “Segno della comunione con la Chiesa Italiana” Sabato 10 luglio sarà presente, a Fano, il Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Celebrerà la S. Messa alle ore 10.30 in occasione dei festeggiamenti del Patrono della Città, San Paterniano.
“La presenza del Cardinal Bagnasco – scrive il Vescovo Trasarti ai preti per invitarli alla concelebrazione – è, per la nostra Chiesa Diocesana, un momento particolare di grazia che ci onora e ci richiama a quella comunione con la Chiesa che è in Italia. Sarà inoltre l’occasione per ammirare il tetto e la facciata della Basilica di San Paterniano recentemente restaurata, la chiesa di S. Antonio e la chiesa di S. Maria di Piazza.
La nostra presenza di sacerdoti sarà un bel segno volto ad esprimere la nostra gratitudine per gli innumerevoli interventi resi possibili dai vari finanziamenti derivanti dall’8×1000 e ritrovarci come presbiterio pregando il nostro Patrono testimone di carità e di amore verso gli ultimi”.
Il Vescovo Trasarti – precisa don Ruggeri Portavoce del Vescovo – al termine dell’Anno Sacerdotale ha raccolto in un testo le meditazioni che ha inviato al clero in occasione dei ritiri mensili dell’anno pastorale presente. Il testo dal titolo “Cari e stimati sacerdoti”, composto di 80 pagg, contiene 8 riflessioni del Vescovo, 3 meditazioni di Papa Benedetto XVI sulla figura del prete e la Lettera dei Vescovi italiani inviata a tutti i sacerdoti al termine dell’Assemblea dell’Episcopato Italiano nel maggio scorso.
Nel testo di presentazione del testo si legge: “Un uomo che cerca Dio cercando se stesso; viene ricondotto a se stesso mentre cerca Dio. A motivo di ciò il presente testo può rappresentare un invito alla lettura anche per famiglie e giovani, perché il terreno dove nascono e maturano vocazioni è la famiglia. I temi scelti per ogni riflessione convergono verso un punto nodale della vita sacerdotale: la comunione fra i sacerdoti e col proprio Vescovo. Questa è basata sul sacramento dell’Ordine e manifestata nella concelebrazione eucaristica.
Di qui l’auspicio a tradurre nelle diverse forme concrete una fraternità sacerdotale effettiva ed affettiva. A tal proposito deplorava il Santo Curato d’Ars: “La grande sventura per noi parroci è che l’anima si intorpidisce”. L’augurio di suscitare nell’animo di ogni presbitero un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a Cristo e alla Chiesa”.
dalla Diocesi di Fano
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