Leggiamo sulla stampa di controlli e conseguenti sanzioni elevate a un circolo privato dell’entroterra da parte dei vigili urbani di Pian del Bruscolo. Senza voler entrare nel merito della vicenda, che sarà dibattuta nelle sedi competenti, ribadiamo, in generale, la necessità di una corretta applicazione della normativa che regola l’attività di circolo privato, a tutela dei tanti pubblici esercizi che per poter essere a norma di legge, sono sottoposti a rigorosi controlli sanitari, burocratici e amministrativi.

Va detto, ad esempio, che non basta una consumazione, che sia una cena o un caffè, per essere iscritti a un circolo: la tessera associativa, infatti, non dovrebbe essere fatta al momento dell’ingresso, ma inoltrando una domanda che poi dovrà essere esaminata ed approvata in un secondo momento.

Non abbiamo nulla contro i circoli privati, sosteniamo ed apprezziamo, però, l’azione di controllo della vigilanza urbana perché ogni attività sia riportata sui propri binari: i circoli facciano i circoli e non si trasformino in attività di pubblico esercizio a tutto campo.

In tal senso, auspichiamo che tale azione sia intensificata su tutto il territorio provinciale, nel rispetto della legge e del lavoro di tutti gli operatori del settore. 

dalla Confesercenti Pesaro e Urbino