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Quanti “Fanesi eroi del cielo”, un libro li ricorda

Le vicende di grandi piloti, tra successi e tragiche morti, raccontate da Carlo Moscelli

Castruccio Castracane

In una città dove, dopo caserma, porto peschereccio, zuccherificio, seminario, kartodromo, tribunale e forse ospedale, si rischia di perdere anche l’aeroporto, non andrebbe almeno persa la memoria non tanto della struttura (ricordata da Silvano Clappis e Sergio Maggioli nel libro “L’aeroporto di Fano) quanto dei fanesi che al volo dedicarono la loro vita.

Molti di loro “indossarono” le prime ali volando dal nostro aeroporto nel cielo di Fano, alcuni persero la vita in altri cieli dove li avevano condotti dovere e passione.

Le storie di alcuni di loro ha voluto sinteticamente ricordare Carlo Moscelli in questo suo nuovo lavoro: “Fanesi eroi del cielo”.

Sono quelle di Alberto Cordero di Montezemolo (primo pilota di aerei fanese, la figlia Gabriella avrebbe sposato il futuro generale dell’Aeronautica Paolo Alberto Borgogelli Ottaviani, grande pilota in guerra), di Castruccio Castracane degli Antelminelli (dirigibilista e comandante della Marina di Gabriele D’Annunzio durante l’impresa di Fiume), di Bernardino Serafini (che volò in Spagna ed Africa e nel 1984 si incontrò a Fano con un pilota inglese che aveva abbattuto), di Silvio Barbasetti di Prun (morto nel novembre 1944 nel generoso tentativo di salvare il suo aereo), di Antonio Camerini e Andrea Londei (che non fecero rientro da una missione di scorta navale), dei fratelli Enzo e Walter Omiccioli (pluridecorati), di Francesco Antonelli (morto in una missione che avrebbe potuto evitare), di Alberto Volpi e Carlo Cucchi che volarono con la RSI rischiando spesso la via contro preponderanti forze avversarie.

Ma Carlo Moscelli ricorda anche i cinque “aquilotti” fanesi morti in tragici incidenti negli anni 30/40 e nominati su una lapide nell’aeroporto, per la quale tanto si batté l’ingegnere Vittorio Pacassoni; gli aviatori ed avieri di Fano, Pesaro e della nostra provincia decorati al Valor Militare nella prima e seconda guerra mondiale, nella guerra d’Abissinia e nella guerra di Spagna; Antonio Fornaci (Nino), che durante una Festa dell’Ala a Roma, ebbe un guasto al  motore del suo S.M. 81 che prese fuoco e precipitò sull’aeroporto di Castiglione del Lago; il sottotenente Ivan Travaglini, morto nei pressi di Chieti il 21.11.1941 alla guida di un aereo schiantatosi per la nebbia contro un costone roccioso; Derno Zandri, collaudatore di idrovolanti, morto a Taranto il 29.7.1941 nella fallita sperimentazione di un lancio con catapulta da una nave; il futuro grande grafico pubblicitario Federico Seneca (idrovolanti); il Capitano pilota fanese Dante Magagnoli (10 Medaglie al valore e 4 croci di guerra) morto nel 1950 in un incidente stradale; Tito Gentili, aviere marconista che militò nelle file del SOE (Servizio segreto inglese), scoperto dai tedeschi, condannato a morte fu ucciso con un colpo alla nuca a Bolzano assieme ad altre 22 “spie”. Aveva 23 anni.

Moscelli non dimentica, in anni a noi più vicini (1994) i due campioni dell’Aereoclub di Pesaro-Fano, Giorgio Mariotti e Giancarlo Seghizzi, precipitati con il loro P.64 durante un Giro d’Italia (lo avevano già vinto, ma vollero egualmente fare l’ultima tappa) in cui era commissario di gara l’ex presidente del consorzio aeroportuale “Fanum Fortunae” Luigi Ferri.

Legata all’aeroporto di Fano viene ricordata anche la vicenda dell’asso degli aerosiluranti Giulio Cesare Graziani. Comandante del 132° Gruppo Aerosiluranti l’8 settembre 1943 Graziani era in licenza a San Marino e decise di rientrare in treno nella sua base di Littoria, ma a Fano il treno fu fermato ed il pilota trovò ospitalità all’albergo Lido dove erano anche altri aviatori. Con questi il giorno 13 settembre si recò all’aeroporto dove, avendo appreso che stavano arrivando i tedeschi per impossessarsene, Graziani ed i colleghi salirono di corsa su un SM 79 e decollarono, inseguiti da raffiche di mitra dei militari tedeschi. L’aereo atterrò a Catania, in mano agli anglo-americani, e Graziani decise di aderire all’Aeronautica cobelligerante, dove assunse poi il comando del 132° Stormo, equipaggiato con bombardieri Martin Baltimore.

Il libro si può trovare alla Libreria 77, Libreria Mondadori e Il Libro. Costo 15 euro.
Per info 0721.830710.

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