Condannati a 2 anni i genitori di Almas. La ragazza si rifiuta di vederli
Ormai maggiorenne, la ragazza pachistana rapita lo scorso gennaio dagli stessi genitori si rifiuta di vederli
La sentenza del Tribunale ha condannato a due anni e quattro mesi di reclulsione il padre di Almas, mentre la pena di due anni assegnata alla madre è stata temporaneamente sospesa.
I genitori di Almas, infatti, lo scorso 18 gennaio aveva rapito la figlia dalla comunità di accoglienza di Fano a cui era stata affidata. Il gip di Pesaro li aveva condannati per sequestro di persona, aggravato dalle lesioni.
Akatar Mahmood ha ottenuto il rito abbreviato, nonostante si trovi ancora agli arresti domiciliari. La moglie, Nabeela Aslam, ha invece accettato il patteggiamento con i legali.
La ragazza che vuole vivere “all’occidentale”, contravvenendo alle imposizioni dei familiari, ha raggiunto la maggiore età da poco. Nonostante i tentativi di riavvicinamento organizzati dai servizi sociali, ha ribadito più volte la ferma decisione di non voler più vedere i genitori.
Nel frattempo la Magistratura ha tolto ai coniugi Mohmood anche la custodia degli altri due figli, ora residenti entrambi in centri di accoglienza del territorio provinciale.
di Veronica Contini
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