In contemporanea al referendum sulle trivellazioni in mare di domenica 17 aprile si hanno due no nel referendum per la fusione per incorporazione nei Comuni del Pesarese: chiamati ad esprimersi Mombaroccio, Pesaro, Tavoleto e Urbino.

Mombaroccio dice no alla fusione con Pesaro ed anche Tavoleto esprime il no per l’incorporazione al Comune di Urbino.

E’ andato alle urne il 58,28% dei mombaroccesi: il 34,93% ha votato sì mentre il 65,07 ha votato no, a Pesaro invece ha votato il 34,94% pronunciandosi per il sì il 66,26% e per il no il 33,74%.

A Tavoleto è andato a votare il 67,71% della popolazione: il 70,46% si è espresso in maniera contraria, il 29, 54 %a favore.

Mentre a Urbino ha votato il 41,3% degli aventi diritto: la quota del sì è dell’82,5%, quella del no è al 17,5%.

Il referendum, solo consultivo, non prevedeva il quorum: la procedura per le unioni potrebbe essere comunque avviata dopo un voto dei Consigli comunali.

Il sindaco di Tavoleto eletto con lista di centrosinistra, Nello Gresta, sì è dimesso non appena ha avuto la sicurezza dell’esito negativo del referendum.

Spiega il primo cittadino: “la fusione per incorporazione avrebbe evitato il Commissariamento del Comune, che ha un disavanzo di bilancio di 73 mila euro per il 2015, destinato a crescere di altri 100 mila euro nel 2016”; secondo Gresta il nuovo Comune, di Urbino-Tavoleto,  avrebbe avuto incentivi statali per due milioni di euro l’anno per dieci anni.

Sarà ora il commissario prefettizio a stilare il bilancio di previsione di Tavoleto: il Comune pare a rischio di dissesto.