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L’Associazione Femminismi risponde a De Marchi

Il volantino diffuso da FemminismiLa risposta dell’esponente di Bene Comune, Carlo De Marchi, nonché dirigente medico della Zona Territoriale 3 Fano, nonché Presidente regionale dei Consultori privati “di ispirazione cristiana” (una volta si parlava di conflitto di interessi) -  consultori privati che sono foraggiati in molte regioni italiane con soldi destinati alla sanità pubblica – svela una malafede di fondo che è facilmente riconoscibile.

 

L’esponente, che si chiama Carlo De Marchi, ci risponde ma non ci nomina – un lapsus degno di Freud: per lui le donne non esistono, non hanno voce ma forse solo un corpo per procreare. Inoltre, nella sua risposta egli nomina il Consultorio solo in relazione alla Legge 194. Sembra che “l’aborto” sia l’ unica ossessione di De Marchi come di tutti i cattolici integralisti.

Ebbene non sta a noi ricordare, a lui che è un medico e che si vanta di aver lavorato sin dagli albori dell’attività dei consultori, che la legge-quadro 405 del 1975 istituisce i consultori come luogo deputato all’educazione sessuale e alla contraccezione, alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, all’assistenza durante tutta la gravidanza e in ogni fase della vita fertile ai problemi di salute legati alla menopausa, a dare assistenza psicologica e legale e a dare sostegno nei momenti difficili della relazione di coppia.
 
Questo senso, che è la salute delle persone e delle relazioni tra persone, è garantito dalla Costituzione come un servizio pubblico ed è per questo che quella legge è stata fatta, per riportare nella dimensione pubblica un percorso di coscienza e di crescita che era stato fatto, dalla stessa cittadinanza, negli anni settanta.

L’evidente doppia morale ribadita da De Marchi – come si sostiene la piantina si deve sostenere la vita …. Ebbene chi non sarebbe d’accordo con questa semplificazione da Mulino Bianco? Sì ma nel rispetto delle Leggi e soprattutto dentro un servizio pubblico – se contro la legge sulla privatizzazione dell’acqua si muovono firme e campagne di sensibilizzazione, contro la svendita al privato dei servizi alla salute e soprattutto di quelli delicati rivolti alla scelta di vita delle persone – si deve muovere una coscienza pubblica.

Quello che De Marchi non sa fare o non vuol fare forse per conflitto di interessi, ebbene lo facciamo noi che non ci dobbiamo guadagnare niente, nemmeno il paradiso!
 
Per ulteriori informazioni: //femminismi.wordpress.it

 
dall’Associazione Femminismi
Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 5 agosto, 2010 
alle ore 17:10
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