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Ristrutturazioni a Pesaro? Potranno iniziare subito con la Scia

I proprietari di case dovranno stilare un nuovo documento per l’inizio lavori. Resta il pericolo è l’infiltrazione di imprese irregolari

Lavori di ristrutturazioneLavori di manutenzione e ristrutturazioni? Nei comuni marchigiani ed in quelli della provincia di Pesaro e Urbino, entrerà in vigore la Scia, acronimo che sta ad indicare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.

 

Sostituirà in tutto e per tutto la Dia (Documento di Inizio Attività). Il documento riguarderà i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione e piccole opere nelle abitazioni. Non vale per i cambi di destinazione d’uso o interventi importanti. Nei fatti chi ha intenzione di ristrutturare casa o apportare delle opere di manutenzione, dovrà presentare la cosiddetta Scia al Comune dove dovranno essere effettuati i lavori.
 
La dichiarazione dovrà essere asseverata da un tecnico ed i lavori potranno iniziare immediatamente. Prima con la Dia era necessario invece aspettare almeno trenta giorni. Dal momento della presentazione della Scia, gli Uffici tecnici comunali avranno 60 giorni di tempo per effettuare i controlli ed ordinare eventuali sospensioni e/o demolizioni e ripristini in caso di irregolarità. 

 

Presentata così la Scia rappresenta una vera e propria rivoluzione il cui intento principale è quello di ridurre la burocrazia. In verità il provvedimento non è ancora diventato operativo perché mancano i decreti attuativi da parte del Governo, ma non sono poche le perplessità sollevate da parte delle associazioni di categoria, prima fra tutte la CNA. 

Fausto Baldarelli, responsabile dell’Unione costruzioni spiega perché. “Mentre prima con la DIA era d’obbligo presentare anche il Durc (Documento Unico di Regolarità Cerificata), con la Scia questo obbligo non esiste più. Il Durc è un documento importantissimo per chi commissiona i lavori poiché certifica la regolarità contributiva delle imprese (versamenti Inps, Inail e Cassa Edile).

Non essendo più d’obbligo – a meno di correttivi nei decreti attuativi – significa che d’ora in poi lavori potranno essere svolti anche da imprese irregolari o in nero. Imprese che non solo non rispettano le regole contributive ma che ignorano completamente anche quelle relative alla sicurezza”.

Secondo la CNA si tratta di una grave dimenticanza in un provvedimento che rischia di dare via libera a tantissime imprese irregolari. Attività che non solo praticano concorrenza sleale nei confronti di quelle regolari ma che molto spesso operano in totale spregio delle leggi che regolano il settore, che evadono il fisco e che molto spesso non rispondono neanche della qualità dei lavori svolti”. 

Visto che è proprio nel settore delle ristrutturazioni e delle piccole opere che si annida maggiormente questa tipologia di attività (dopolavoristi, dipendenti di imprese edili che estendono il proprio orario di lavoro, vere e proprie imprese reclutate attraverso caporalati), è facile capire quale sia il rischio per le attività regolari ed i rischi a cui può andare incontro chi commissiona questi lavori”.

Ben venga la Scia – conclude Baldarelli e la CNA – ma al Governo ed ai parlamentari eletti nelle Marche chiediamo un intervento per reintrodurre nei decreti attuativi il Durc e perché comunque venga tutelato il lavoro delle imprese regolari ed ostacolato quello abusivo”.      

dalla Cna di Pesaro e Urbino
 

 

 

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 11 agosto, 2010 
alle ore 15:24
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