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Fa tappa a Pesaro il III Giro d’Italia delle donne che fanno impresa

Marche seconda solo alla Toscana per tenuta del tessuto imprenditoriale femminile. Nella nostra Regioneun terzo dellle donne impiegate in agricoltura

Giro d’Italia delle donne che fanno impresaTengono le imprese individuali femminili delle Marche: negli ultimi 5 anni sono calate solo dello 0,29% rispetto ad un risultato nazionale del –2,9%. Soprattutto, al 30 giugno 2010, le ditte individuali femminili, malgrado facciano registrare un calo del -0,66%, continuano a rappresentare una componente importante del tessuto imprenditoriale della regione, con una incidenza di ditte individuali con titolare donna pari al 26,4% sul totale delle ditte individuali della regione (quasi un punto percentuale in più della media nazionale).

 

Questo il quadro che emerge dalla lettura dei dati sulle imprese individuali femminili, presentati giovedì 30 a Pesaro in occasione della settima tappa del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, partito da Cagliari lo scorso 15 settembre. L’iniziativa itinerante è organizzata da Unioncamere insieme alle Camere di commercio e ai Comitati per l’imprenditoria femminile e si articola in 9 tappe sul territorio nazionale, fino all’8 ottobre con Matera.

Il Giro d’Italia delle donne che fanno impresa punta a valorizzare l’universo dell’imprenditoria in ‘rosa’ che il sistema camerale sostiene attraverso la rete dei Comitati per l’imprenditoria femminile, presenti in tutte le province italiane. I comitati, nati nel 1999 da un Protocollo tra Unioncamere e Ministero dello Sviluppo Economico per l’animazione e la promozione della cultura imprenditoriale al femminile, rappresentano un esempio di fruttuosa intesa istituzionale che si è estesa nel tempo anche al Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.  
 
A fine giugno scorso, erano 862.367 le imprese individuali con titolare donna iscritte al Registro delle imprese delle Camere di commercio, il 25,6% di tutte le aziende con questa forma giuridica esistenti in Italia. Rispetto al 31 dicembre 2009, si riducono di 527 unità, pari allo 0,06%. Poco se confrontato con il totale delle imprese individuali, che, nello stesso periodo, si contraggono dello 0,33%.
 
Alcune regioni segnano addirittura un incremento: la Lombardia per prima, che registra 741 capitane d’impresa in più in sei mesi, seguita dalla Toscana, dall’Emilia Romagna e dal Piemonte. Il segno meno, invece, precede la dinamica del semestre delle ditte individuali femminili soprattutto di Puglia, Sicilia, Campania e Sardegna. 
 
Rappresentano oltre il 33% della componente imprenditoriale femminile le donne laziali che operano nell’agricoltura, esattamente un terzo del totale e più di 5 punti percentuali oltre la media. Inferiore alla media di 7 punti è invece la componente femminile attiva nel settore commerciale mentre oltre tre punti sopra la media segna la rappresentanza femminile nel settore manifatturiero. 

da Monica Onori
Divisione Sviluppo Imprese e Territorio

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Venerdì 1 ottobre, 2010 
alle ore 13:50
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