Occhi vigili per combattere l’abusivismo nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi
Il settore dei bar e della ristorazione risente fortemente della concorrenza del cosiddetto mercato parallelo, costituito da circoli di varie associazioni frequentati da avventori non sempre tesserati, agriturismi che non rispettano le limitazioni imposte dalle norme, somministrazioni occasionali (di alimenti e bevande alcoliche) organizzate in occasioni di sagre oppure nei mesi estivi lungo le spiagge, banchetti e feste organizzate in ville private.
Di tale problematica si è occupato nella mattinata del 27 ottobre il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (C.P.O.S.P.), convocato dal Prefetto Giuffrida in relazione alle preoccupazioni di recente nuovamente manifestate dai rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti.
Dal Comitato (cui hanno partecipato, i rappresentanti del Comune di Pesaro e della Provincia, i Vertici provinciali delle Forze di polizia, e i Presidenti provinciali di Confcommercio e Confesercenti, accompagnati da loro collaboratori) sono scaturite alcune importanti intese che hanno soddisfatto le attese delle associazioni di categoria per una disciplina più rigorosa del settore.
Tra queste, l’intesa di istituire un circuito informativo dettagliato su attività abusive di bar e ristorazione, che saranno oggetto di segnalazione da parte delle associazioni di categoria non più solo ai Comuni, ma anche alla Prefettura che curerà la promozione e il monitoraggio di controlli coordinati alle strutture presuntivamente abusive, da parte delle FF.OO., delle ASUR o degli enti preposti alla tutela del lavoro, secondo la tipologia di abuso.
Di particolare rilievo, inoltre, l’intesa per l’apertura in Prefettura di un tavolo di confronto congiunto tra Confcommercio e Confesercenti e i principali Comuni della provincia per l’esame delle forme di abusivismo dei settori in questione. Obiettivo del tavolo, coordinato da un dirigente della Prefettura è addivenire ad un disciplinare condiviso per una regolamentazione il più possibile uniforme da parte dei Comuni, nell’ambito di discrezionalità loro riconosciuto dalle leggi statali e regionali in materia, delle diverse attività collaterali di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande e delle sagre enogastronomiche.
Dalla Prefettura di Pesaro e Urbino
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