Un servizio su “Le Iene” racconta l’esperienza del primario del San Salvatore di Pesaro
Raccolti fondi per l’acquisto di attrezzature per l’Ospedale di Emergency a Goderich
Un successo inaspettato. Endoscopist, il progetto per curare i bimbi della Sierra Leone dai danni causati dall’ingestione accidentale di soda caustica (una vera e propria piaga per quel paese), ha avuto vasta eco ed una risposta straordinaria da parte dei cittadini pesaresi.
Danilo Baroncini, primario di gastroenterologia all’Ospedale di Pesaro, che ha raccontato la sua esperienza professionale ed umana come volontario nel Centro Pediatrico di Emergency di Goderich, attraverso una mostra fotografica ed un catalogo dal titolo “Endoscopist”, desidera ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno contribuito al successo dell’iniziativa che consisteva nella raccolta di fondi necessari per l’acquisto di attrezzature mediche necessarie al trattamento delle stenosi esofagee.
“Vorrei rivolgere un particolare ringraziamento alla CNA di Pesaro e Urbino, al Comune di Pesaro e alla Provincia, alla Regione Marche e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, che hanno sostenuto il progetto sin dalle sue fasi iniziali. Ma un ringraziamento particolare va a tutti i cittadini comuni, agli amici, ai conoscenti che hanno sostenuto con entusiasmo, generosità ed adesione personale questo progetto che consentirà di curare centinaia di bambini della Sierra Leone.
Ringrazio in particolare L’0rdine dei Farmacisti della provincia di Pesaro ed Urbino, il Lions Club Pesaro Della Rovere, l’associazione Efegeco, l’azienda Renco, l’infaticabile signora Antonella Romani, Omnia Comunicazione. Con i fondi raccolti abbiamo acquistato e già portato a Goderich due strumenti endoscopici ed un sistema di videotelecamera con cui abbiamo già potuto intraprendere un programma di training con i medici locali. Mi auguro che questa sia solo una tappa di un progetto più ampio al quale, stiamo lavorando al fine di curare nel migliore modo possibile i pazienti di quello sfortunato ‘angolo del mondo’.”
Le stenosi, come ha documentato un servizio andato in onda ieri sera sulla trasmissione tv Le Iene, riguardano tanti bambini che scambiano soda caustica per acqua e si ustionano irrimediabilmente l’esofago. Accade sempre più frequentemente in Sierra Leone dove la sostanza, usata per produrre sapone, a causa della sua trasparenza viene spesso confusa per acqua da bere. E le vittime sempre più spesso incorrono in stenosi esofagee, una conseguenza dovuta agli esiti di cicatrizzazione dell’esofago.
Il trattamento di queste lesioni è molto delicato e prevede l’utilizzo di costosi strumenti endoscopici e parecchie sedute di trattamenti con operatori esperti. L’ospedale di Emergency di Goderich è così diventato il centro nazionale di riferimento per questi bambini.
Per potenziare l’attuale struttura sanitaria in Sierra Leone, il progetto Endoscopist ha inteso finanziare l’acquisizione di nuove tecnologie e materiale ospedaliero per preparare adeguatamente i giovani medici in Sierra Leone.
Per questo, contestualmente all’inaugurazione della mostra “Endoscopist” era stata avviata una raccolta fondi grazie all’apertura di un conto corrente presso la Banca Marche Agenzia 1 di Pesaro.
Chi volesse comunque ancora contribuire al progetto può farlo attraverso un versamento volontario sul conto corrente numero 16267 intestato a: Associazione Alimamy codice Iban: IT 23 E 0605513311000000016267 causale Raccolta fondi Centro pediatrico Goderich-Sierra Leone.
dalla Cna di Pesaro e Urbino
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