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Ospedale di Urbino in difficoltà: “frutto di una riforma sanitaria sbagliata”

La Cisl contro la Regione Marche: "ecco il risultato dei tagli a Cagli, Pergola e Sassocorvaro"

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Allarmano i sindacati le notizie delle difficoltà che in questi giorni sono state registrate in alcuni reparti dell’Ospedale di Urbino.


“L’ospedale di Urbino è l’emblema di come una riorganizzazione sbagliata e lasciata a metà ha portato una realtà di eccellenza a diventare il coagulo di emergenze su cui si scaricano le inadeguatezze delle strutture di rete”, sottolinea la Cisl, che aggiunge: “la trasformazione dei nosocomi di Cagli, Sassocorvaro e Pergola, da ospedali di polo in quelli di comunità, a causa di tagli indiscriminati di posti letto, chiusure di reparti, e altro, ha indebolito fortemente quello di Urbino che non è più in grado di sostenere da solo la mole delle emergenze di tutto il territorio.
Questo è il vero problema che andrebbe evidenziato: la destrutturazione ormai evidente del sistema sanitario pubblico in favore di una sanità privata convenzionata che non migliora la funzionalità di sistema. Tutti gli effetti negativi della riforma si sono scaricati sull’Ospedale di Urbino, ormai palesemente non più centro di eccellenza”.

Le difficoltà di questi giorni riportano alla memoria le stesse registrate nell’estate 2017, con l’esiguità dei dipendenti disponibili e le lamentele da parte dell’utenza.

La Cisl di Urbino sollecita in conclusione la Regione Marche ed il suo Presidente/Assessore Ceriscioli “a porre finalmente rimedio alla grande iniquità che una riforma mal progettata e realizzata ha determinato per tutto il territorio dell’entroterra pesarese, urbinate e del Montefeltro”.

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