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Urbino, l’Assemblea Permanente occupa la sede del Magistero Nuovo

L'Assemblea Permanente La notte tra il 25 e il 26 Novembre, dopo due mesi di mobilitazione, l’Assemblea Permanente di Urbino ha rilanciato forte la sua protesta occupando il Nuovo Magistero al termine della Notte Anomala della Ricerca. Riteniamo l’occupazione un atto necessario per unirci con gli studenti e con tutto il mondo della formazione e della ricerca, impegnato in questi giorni nella resistenza contro lo smantellamento del sistema formativo nazionale e internazionale.

 

Emergono dalle prime assemblee d’occupazione  nuove istanze di portata nazionale che vanno a legarsi alle precedenti inserite all’interno della piattaforma regionale dello scorso 17 Novembre. Ribadiamo con forza che il DDL Gelmini, che verrà discusso martedì alla Camera, non è che l’ennesimo passo nel processo di smantellamento del sistema dell’istruzione pubblica, e pertanto va rigettato nella sua interezza poiché miope rispetto alle reali problematiche degli atenei italiani.

Contrariamente a quanto voglia far credere il ministro, il disegno di legge è un altro strumento di consolidamento dei poteri baronali e nepotistici all’interno dell’Università. Questo provvedimento non solo impaluda la ricerca e la libera trasmissione dei saperi rendendo la cultura accessibile a pochi privilegiati, ma infrange la dignità e le aspettative di vita di intere generazioni di lavoratori precari della conoscenza condannandoli all’instabilità economica e sociale; agli studenti più giovani, a quelli futuri, è sbarrata ogni porta prima ancora che possano rendersene conto. La cultura è messa al servizio delle logiche di mercato, e della tanto invocata “meritocrazia” neppure l’ombra.

L’Assemblea ha quindi stabilito che la mobilitazione, in tutte le sue forme, si protrarrà  fino a quando:
-il DDL Gelmini non verrà ritirato e non verranno rifinanziati il sistema formativo e del diritto allo studio;
-non verranno accolte tutte le istanze inserite nella piattaforma della manifestazione regionale dello scorso 17 Novembre, a partire dalla copertura di tutte le borse di studio per il corrente anno accademico e un piano per i prossimi anni. A questo scopo chiediamo che una nostra delegazione venga convocata ad un tavolo di concertazione al quale siano presenti il Presidente della Giunta Regionale delle Marche Spacca e l’Assessore al bilancio regionale Marcolini;
-una nostra delegazione non sarà convocata a un tavolo di concertazione che sia risolutiva in tempi brevi rispetto alle problematiche legate al diritto allo studio delle studentesse e studenti disabili con rappresentanti degli Enti interessati;
-non verrà convocato un tavolo di concertazione con l’Università che tratti il problema delle fasce di reddito per la contribuzione studentesca al fine di rendere più eque e progressive le stesse;
-non verrà convocato un tavolo di concertazione con l’Ersu per la redazione di un nuovo regolamento condiviso delle strutture abitative dei Collegi. 

L’Assemblea lancia un appello a tutti gli idonei affinché mantengano il possesso delle proprie camere senza versare le mensilità almeno fino alla presentazione definitiva del bilancio regionale, che stabilirà  l’effettivo impegno della Giunta Spacca in merito alla promessa della restituzione di tutte le borse. L’alternativa politica di cui questa Assemblea vuol farsi promotrice non guarda che ai fatti, respingendo le facili promesse e le parole vuote dell’attuale classe politica, e continuerà a ribadire le proprie istanze con ogni mezzo.

Siamo infatti convinti che vincere “piccole” battaglie territoriali come questa sia fondamentale per la lotta al DDL Gelmini e a tutte le altre politiche di smantellamento sociale. Crediamo in questo senso che la legittimità del conflitto sociale avviato dal movimento studentesco poggi sulla materialità delle condizioni di vita e di studio, sull’impoverimento che gli studenti e le loro famiglie stanno vivendo.

Per trattare di questi argomenti e per avanzare proposte alternative sono cinque i gruppi di lavoro formatisi all’interno della facoltà occupata (DDL Gelmini, diritto allo studio e borse, studenti disabili, nuovo regolamento dei collegi, Università di Urbino) e in questi giorni prenderanno vita inoltre diverse pratiche di autoformazione (seminari, laboratori, cineforum, ecc.) che vogliono fare del Nuovo Magistero un centro controculturale aperto a tutti.

Siamo a fianco di chiunque – studenti, ricercatori, lavoratori, ed ogni minoranza sociale – sia oggi impegnato in battaglie per il mantenimento e la conquista di diritti fondamentali e accogliamo nella nostra occupazione tutte le categoria in lotta che con noi vorranno confrontarsi. Invitiamo tutti gli studenti in protesta a proseguire le battaglie materiali del proprio territorio, in vista della grande manifestazione del 14 Dicembre, dove insieme grideremo, in un’unica voce: vogliamo tutto perché è poco!

dall’Assemblea Permanente di Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Lunedì 29 novembre, 2010 
alle ore 21:53
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