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Neri-gol e il Pesaro Five pareggia in Val d’Aosta una gara complicata

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 il Pesaro Five Si sapeva a priori che al centro sportivo Montfleuri non sarebbe stata una passeggiata. Una consapevolezza rafforzata dai fatti, con il Pesaro Five targato Italservice a dover fronteggiare i ragazzini terribili dell’Aosta ma pure qualche episodio indotto da una dea bendata non propriamente propizia, diciamo così.

Sotto dopo pochi minuti per un piattone di Cesar Turelo a centro area (bella la sponda aerea di un compagno su lancio direttamente del portiere), l’Italservice ha provato a reagire impensierendo il guardiano aostano, bravo in un paio di circostanze (soprattutto su Melo). I rossiniani, privi di Marcelo Barro ma con Nelsinho recuperato, ben presto hanno perso Everton Sartori, fermato da un problema a un ginocchio. Nei prossimi giorni gli accertamenti del caso, sperando di non dover fare a meno del proprio capocannoniere per le gare a venire.

Sul finire di primo tempo una decisione eccessiva del duo di fischietti pareva mettere a rischio il pomeriggio pesarese in Val d’Aosta. Entrata fallosa di Irineu “Sapinho” Zanatta ma non cattiva, fischio e cartellino rosso sventolato sotto il naso dell’universale. Una grave perdita, anche se nei due minuti di inferiorità numerica imposti in casi del genere dal regolamento l’Italservice s’è salvato.

Nella ripresa, con mister Gustavo Neri in campo a dispensar palloni per minuti su minuti, è arrivato il gol del pareggio. La firma proprio dell’allenatore con la maglia numero 9, bravo a sorprendere il portiere avversario con un pallone passato tra una selva di gambe prima di gonfiar la rete. L’azione era partita dalle retrovie con un’imbucata per Nelsinho, appoggio a Neri che aveva fatto saltare in piedi tutta la panchina biancorossa con una puntata chirurgica.

Nei restanti minuti non è successo molto. L’Aosta ha continuato a giochicchiare con discreta personalità senza però rendersi chissà quante volte pericolosa, il Pesaro Five falcidiato da infortuni e assenze si è difeso con ordine continuando a fare la partita. L’1-1 finale è il giusto specchio di un match equilibrato, iniziato male ma rimesso in piedi anche grazie alla sapienza tattica – non solo urlata dalla panchina ma palesata in campo in maglietta e calzoncini – di mister Gustavo Neri.

Il nostro primo tempo non è stato all’altezza ma non abbiamo poi subito così tanto – il commento a caldo del 34 allenatore dei pesaresi – Abbiamo perso Sapinho e Sartori dopo essere andati sotto. Non avevamo nemmeno Barro, eppure nella ripresa siamo arrivati tante volte vicino alla porta avversaria. Non abbiamo avuto moltissime occasioni per segnare ma abbiamo tenuto l’Aosta lì e alla fine il pareggio credo sia giusto. Il mio gol? Sono contento per la squadra più che per la mia rete. Perso alcuni elementi che fanno girare palla, sono entrato io per mantenere il possesso. In una di queste azioni ho tirato e segnato. Al di là di questo, per come si era messa, sono abbastanza soddisfatto”.

La chiosa di Gustavo Neri è per l’arbitraggio: “Normalmente non parlo mai delle decisioni arbitrali ma oggi non sono contento. Il rosso diretto a Sapinho è stato eccessivo, così come i gialli che nella ripresa sono stati sventolati sotto il naso di diversi miei giocatori”.

da Emanuele Lucarini

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Martedì 30 novembre, 2010 
alle ore 16:39
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