Novafeltria: il 5 dicembre è in scena il ‘Gabbiano’
Dopo l’anteprima nazionale del 14 marzo scorso al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, è in fase di riallestimento a Civitanova Marche al Teatro Annibal Caro: Gabbiano – il volo, lo spettacolo che il giovane regista Leo Muscato ha tratto dal capolavoro di Anton Checov, per debuttare il 4 dicembre al Teatro Herbia di Rubiera.
Gabbiano – Il Volo, in coproduzione con Leart’ Teatro e in collaborazione con Amat, dà vita alla terza parte della trilogia di ri-scrittura dei classici, del regista drammaturgo Leo Muscato, vincitore del Premio della Critica come miglior regista conferitogli dall’Associazione nazionale dei critici teatrali nel 2007. Di Muscato è in arrivo nelle Marche un’altra produzione dello Stabile in tournée che ha come protagonista Lunetta Savino: Casa di Bambola – l’altra Nora, che arriva nelle Marche il 5 a Novafeltria, il 6 e il 7 a Monte Giorgio e dal 9 al 14 dicembre ad Ancona al Teatro Sperimentale.
Gli attori, provengono da nazionalità diverse. Ognuno è un’eccellenza di un genere teatrale differente: prosa, teatro danza, clownerie, canto e sono (in ordine alfabetico) Elena Arcuri, Giulio Baraldi, Barbara Bedrina, Alex Cendron, Andrea Collavino, Francesca Cutolo, Rufin Doh, Simone Luglio, Deniz Ozdogan, Vincenza Pastore e Andrea Pinna. Drammaturgia e regia Leo Muscato, scene e costumi Carla Ricotti, disegno luci Alessandro Verazzi. Lo spettacolo, nel suo aspetto formale, esplora l’aspetto tragicomico del mondo creato da Cechov, astenendosi da ogni principio di credibilità legato al naturalismo della quarta parete. Sviluppa un discorso sul teatro, oggi; sulla necessità di farlo e di vederlo. Ognuno vive il teatro in modo diverso: chi come auto-celebrazione, chi come possibilità per diventare “famoso”; chi come puro mestiere logorante, chi come illusione di cambiare il mondo con le nuove forme; chi come ricerca dell’intima verità delle cose e chi come ricordo dei bei tempi che furono; chi come possibilità di evasione dalla sfiducia in se stessi, chi come sogno mancato. C’è pure chi lo considera pura perdita di tempo. Ma l’opera può anche essere letta come una sorta di duello fra generazioni che si disputano quella che chiameremmo politica culturale; una parabola della lotta fra coloro che detengono il potere e quelli che non l’hanno e vorrebbero strapparglielo. È l’atavica storia dei giovani contro i vecchi, e viceversa. Ma questa volta, “…con sei tonnellate d’amore”.
Tra le produzioni già in tournée: Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me/Sik sik, l’artefice magico regia di Carlo Cecchi è in scena per il fine settimana a Ferrara dal 28 al 30 novembre al Teatro Comunale, poi a Genova al Teatro Duse dal 2 al 7 dicembre e dal 9 al 21 dicembre a Milano al Teatro Franco Parenti.
Dal Teatro Stabile delle Marche
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