Piano antismog a Pesaro: protesta la Confcommercio
«Siamo decisamente preoccupati per le misure adottate dal Comune di Pesaro contro le polveri sottili – interviene il Direttore provinciale della Confcommercio Amerigo Varotti – e confidiamo che nell’incontro già programmato per il giorno 14 si possano portare avanti correttivi».
E le considerazioni di Confcommercio sono anche di carattere generale: «In primo luogo non vi è alcuna certezza che questi provvedimenti, limitati tra l’altro ad un ristretto numero di veicoli e ad alcune zone della città, servano effettivamente a qualcosa.
Già negli anni scorsi, a Pesaro e in moltissime città italiane, erano state ritenute di scarsissima utilità le varie restrizioni alla circolazione adottate dalle Amministrazioni (dalle targhe alterne alle domeniche senz’auto, ai vari bollini). Restrizioni che sembravano più una ‘coperta’ per eventuali responsabilità di fronte all’aumento delle PM 10: come dire, qualcosa abbiamo fatto e non è colpa nostra se le polveri non calano! Tant’è che poi si decise di non ripetere più tali esperienze.
L’attuale provvedimento, al di là dei problemi di tempistica e comunicazione, pone una serie di problemi pratici – continua Varotti – che vanno assolutamente e urgentemente risolti. In primo luogo non è prevista alcuna deroga per residenti (nemmeno per le imprese con sede nelle aree interessate), commercianti e artigiani. E ciò impedisce di fatto lo svolgimento di normali attività. Si pensi ad esempio che le imprese ubicate nella zona ‘a blocco’ di fatto durante la settimana non possono fare consegne ai clienti e vengono di fatto ‘rinchiuse in casa’; così come per coloro che da fuori debbono fare consegne o effettuare lavori nelle aree indicate. Per questo vanno assolutamente previste deroghe se non vogliamo la morte per asfissia delle imprese commerciali e artigianali».
Infine, ricorda Varotti: «C’è un’altra anomalia: le imprese commerciali che hanno sede nella ZTL devono sottoscrivere e pagare abbonamenti annuali di € 300,00 a mezzo per l’accesso alla ZTL. Ora a questi soggetti si impedirebbe l’accesso alla ZTL per 8 ore giornaliere per ben 5 giorni alla settimana. E’ forse il caso di ripensarci»?
dalla Confcommercio di Pesaro e Urbino
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