Assemblea Permanente Urbino: ‘Gli organi accademici ascoltino le nostre richieste’

Oggi, dopo tre mesi e mezzo di mobilitazione culminata nell’occupazione del Nuovo Magistero, esprimiamo la nostra soddisfazione per l’apertura di una commissione che auspichiamo riesca a porre rimedio all’iniquo sistema di tassazione, basato su sole tre fasce, attualmente vigente nella nostra università.
Questo risultato politico, frutto dell’occupazione del Nuovo Magistero, è oggi tanto più importante in quanto le conseguenze della crisi economica si stanno scaricando sulle componenti più deboli della società italiana e, tra queste, sugli studenti, soprattutto su quelli che provengono da famiglie a basso reddito o che la crisi ha contribuito ad impoverire.
L’obiettivo della ridiscussione della tassazione studentesca dovrebbe essere quello di riequilibrare il contributo che ogni famiglia paga all’università cercando di incidere maggiormente sui redditi più alti, e poter così far fronte ai tagli previsti al diritto allo studio e alla crescente difficoltà delle famiglie ad affrontare il costo della vita.
Questo risultato della nostra protesta non può però essere rivendicato pienamente in quanto all’interno della commissione tecnica non è prevista la presenza di alcun delegato dell’Assemblea Permanente.
Alla richiesta di inserire all’interno della commissione due nostri delegati il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione dell’Università hanno risposto nominando due rappresentanti degli studenti, Mauro Vecchietti e Simone Fabbrocile, che non sono espressione dell’Assemblea Permanente delle studentesse e degli studenti e la cui auto-candidatura rappresenta per il movimento studentesco un’inaccettabile prevaricazione.
Questa situazione è tanto più insostenibile in quanto i due rappresentanti, invitati a confrontarsi in un’assemblea pubblica che avrebbe discusso della nostra proposta per una diversa contribuzione studentesca, si sono negati al dibatto sollevando dei dubbi sulla linea che questi terranno in sede di commissione.
L’Assemblea Permanente ribadisce quindi con forza la richiesta di poter essere presente in commissione con propri delegati eletti dal basso, senza che essi debbano essere necessariamente dei rappresentanti istituzionali.
Già in altre occasioni il movimento studentesco ha ottenuto che fossero presenti alle contrattazioni le forze che quelle contrattazioni avevano aperto e non capiamo la ragione per cui oggi ci si nasconda dietro inutili formalismi di fronte all’indubbia rappresentatività dell’Assemblea Permanete, che al proprio interno vede la partecipazione sia di diverse associazioni studentesche sia di studenti senza particolari affiliazioni. L’Assemblea Permanente risulta oggi decisamente più rappresentativa dell’unica associazione, di cui sono parte i due rappresentanti nominati, presente in commissione.
Auspichiamo quindi che il Magnifico Rettore, il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Urbino ‘Carlo Bo’, tenendo conto delle nostre annotazioni, rivedano tempestivamente la composizione della ‘Commissione tecnica’.
Ci aspettiamo che gli organi accademici tengano fede ai propositi democratici di cui si fanno portatori dando davvero la possibilità agli studenti di poter partecipare alle decisioni e chiudendo così questa triste fase autoritaria segnata dalla repressione dell’occupazione e dal tentativo di chiudere l’unico spazio autogestito dagli studenti.
La dignità della nostra protesta non può essere umiliata dall’incapacità di ascolto degli organi accademici ed è per questa ragione che continueremo a pretendere la presenza di delegati eletti direttamente dell’Assemblea Permanente ad ogni tavolo in cui si discute del nostro futuro.
dall’Assemblea Permanente Urbino
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