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Udc di Fano: Del Vecchio interviene sul tema della crisi

Davide Del VecchioLa crisi è terminata e si vede uno spiraglio all’orizzonte? Dai dati comunicati dall’Eurispes, dall’Istat e dalle tante associazioni e organizzazioni, quali ad esempio la Caritas, sembra particolarmente attuale una situazione negativa e di forte ricaduta sociale della crisi economica.

 

I dati pubblicati ci dicono, infatti, che il 40% delle famiglie ha difficoltà a pagare il mutuo della prima casa e il 38,1% l’affitto (Eurispes); nel Comune di Fano, in particolare, ci sono circa 2.000 disoccupati. Particolarmente critica è la situazione dell’occupazione giovanile con un 29% di disoccupazione nazionale, dato simile a quello locale, chiaro segno che la situazione è molto preoccupante.

A fronte di questa situazione, con una previsione di ripresa economica nella seconda metà del 2011, tutte le istituzioni, i partiti e le categorie sociali dovrebbero responsabilmente concordare un’azione comune per incentivare l’attivazione di nuove imprese e supportare la nostra economia.

Bene ha fatto la Giunta di Fano ad istituire un fondo per Coofidi, che lo scorso anno ha consentito prestiti alle imprese per circa 3 milioni di euro. Bisogna arrivare quanto prima all’attivazione del progetto “Zuccherificio” e “Terme di Carignano”, oltre alla progettazione del piano delle strutture ricettive.

Ma altre sfide bisognerà  affrontare se vogliamo elevare il livello della nostra economia ed entrare nei nuovi mercati economici globalizzati.

Particolare importanza, in tal senso, avrebbe l’attivazione di centri di ricerca specializzati nei settori industriali più affini alla nostra economia, sul modello dei centri di ricerca diffusa, presenti da alcuni anni in Emilia Romagna. I risultati sono evidenziati dall’introduzione e dalla costituzione della rete ASTER, dai brevetti industriali nei settori dell’alta tecnologia, della meccanica, della cosiddetta Green Economy, dell’agroalimentare, dell’edilizia e dei materiali da costruzione etc. I risultati di queste innovazioni si sono triplicati, superando quelli della Lombardia.

Se ci fosse una volontà politica bipartisan tra i Comuni di Fano e Pesaro e la Provincia, in sinergia con l’Università di Urbino, la CCIAA, le associazioni imprenditoriali e le fondazioni bancarie, si potrebbe creare una rete per la valorizzazione della ricerca industriale e il suo trasferimento tecnologico/innovativo nel tessuto industriale locale.

I Comuni hanno terreni nei propri piani regolatori per poter far nascere centri di ricerca, l’Università di Urbino potrebbe creare gruppi di ricerca sulle specifiche tipologie industriali, le imprese, le fondazioni e la CCIAA avrebbero a disposizione gli strumenti per indirizzare gli stessi gruppi di lavoro in rete verso obiettivi mirati.

E’ una sfida sicuramente difficile da portare avanti, ma una classe dirigente responsabile deve credere e progettare, pensando al futuro delle nostre generazioni e al benessere dei nostri territori. Per questo, nelle prossime settimane, verrà sviluppato dal nostro partito un piano con tutte le forze politiche che vorranno lavorare per l’obiettivo dello sviluppo del nostro territorio.

da Davide DelVecchio

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Mercoledì 2 febbraio, 2011 
alle ore 16:32
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