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Doping, confermati quattro anni di squalifica per Filippo Magnini

Il Tribunale antidoping aveva richiesto 8 anni per il nuotatore pesarese

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Filippo Magnini

Il tribunale antidoping di Roma ha emesso la sentenza nei confronti del nuotatore pesarese Filippo Magnini, accusato di aver consumato sostanze dopanti nell’ambito di un’indagine che ha coinvolto il nutrizionista Guido Porcellini e il suo compagno di squadra Michele Santucci.

L’udienza per il pesarese si è tenuta il 15 ottobre, quando è stato ascoltato per 5 ore a seguito della richiesta di squalifica da parte della Procura sportiva. I giudici avevano deciso, a causa della complessità del caso, di rimandare la sentenza.

Il 6 novembre è stata emessa nei confronti del campione una sentenza che prevede quattro anni di squalifica. Al nuotatore è stato riconosciuto solamente l’utilizzo e il tentato utilizzo di sostanze dopanti, mentre sono cadute le accuse di favoreggiamento, tentata somministrazione e somministrazione.

I legali di Magnini hanno già annunciato il ricorso in appello, dichiarando di essere pronti ad arrivare fino al Tribunale arbitrale dello Sport, che corrisponde al terzo grado di giudizio sportivo. Anche il compagno di squadra Michele Santucci ha ricevuto da parte della giustizia sportiva una condanna a quattro anni di squalifica.

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