Fano, le imprese chiedono di velocizzare i tempi sul Piano per le case coloniche
CNA Costruzioni si appellano a Comune e Provincia per chiudere l’iter amministrativo in tempi stretti
Le imprese: “Fate presto, la crisi non aspetta”. E’ quello che chiede CNA costruzioni per quanto riguarda l’adozione del Piano particolareggiato delle case coloniche (le cosiddette B5) nel Comune di Fano.
Lo sblocco dell’iter amministrativo dello strumento urbanistico, secondo l’associazione, potrebbe dare il via libera ad una serie di interventi di qualificazione e ristrutturazione nel comprensorio fanese. “Si tratterebbe – dice il responsabile provinciale dell’Unione, Fausto Baldarelli – di una vera e propria boccata di ossigeno per un settore (quello dell’edilizia e dell’impiantistica), in grave difficoltà”.
Secondo la CNA le costruzioni classificate come B5 sono oltre 200 nel territorio comunale e su queste si potrebbero operare una serie di interventi come ampliamenti, ristrutturazioni e riqualificazioni che migliorerebbero non solo il decoro e l’immagine del comprensorio comunale, ma che darebbero forte impulso all’economia e ad un settore che ha risentito più di altri i contraccolpi della crisi.
A queste si legano fortemente gli interventi legati all’attuazione del Piano Casa che prevedono aumenti di cubatura e riqualificazione delle abitazioni secondo le norme legate al risparmio energetico. Queste consentirebbero agevolazioni fiscali per i cittadini nella misura del 36 e del 55%.
“Per non perdere questo tipo di agevolazioni, e per creare nuove opportunità alle nostre imprese – conclude Baldarelli – occorre accelerare i tempi. Per questo ci appelliamo a Comune di Fano e Provincia per chiudere al più presto l’iter amministrativo del Piano particolareggiato. La crisi non aspetta e molte ditte del settore, se qualcosa non cambierà, rischiano la chiusura per mancanza di lavoro”.
Secondo la CNA le costruzioni classificate come B5 sono oltre 200 nel territorio comunale e su queste si potrebbero operare una serie di interventi come ampliamenti, ristrutturazioni e riqualificazioni che migliorerebbero non solo il decoro e l’immagine del comprensorio comunale, ma che darebbero forte impulso all’economia e ad un settore che ha risentito più di altri i contraccolpi della crisi.
A queste si legano fortemente gli interventi legati all’attuazione del Piano Casa che prevedono aumenti di cubatura e riqualificazione delle abitazioni secondo le norme legate al risparmio energetico. Queste consentirebbero agevolazioni fiscali per i cittadini nella misura del 36 e del 55%.
“Per non perdere questo tipo di agevolazioni, e per creare nuove opportunità alle nostre imprese – conclude Baldarelli – occorre accelerare i tempi. Per questo ci appelliamo a Comune di Fano e Provincia per chiudere al più presto l’iter amministrativo del Piano particolareggiato. La crisi non aspetta e molte ditte del settore, se qualcosa non cambierà, rischiano la chiusura per mancanza di lavoro”.
dalla CNA di Pesaro e Urbino
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