Sanità: mobilitazione permanente per l’ospedale di Pergola
Dopo che sabato scorso, su proposta del Sindaco Francesco Baldelli, il Consiglio comunale di Pergola ha decretato lo stato di mobilitazione permanente in difesa dell’Ospedale Pergolese, a seguito degli atti della Regione Marche di riconversione del nosocomio cittadino, oggi, guidati dallo stesso Sindaco, era a Pergola una folta delegazione di Sindaci del pesarese e dell’anconetano.
Presenti, in fascia tricolore, in difesa delle funzioni dell’Ospedale della Città, i Sindaci di Fano, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Fratte Rosa, Frontone, Mondavio, Monte Porzio, San Giorgio di Pesaro, San Lorenzo in Campo, Serra Sant’Abbondio, oltre a numerose altre adesioni pervenute in mattinata al Comune di Pergola. Erano rappresentati oltre 100.000 abitanti.
Infatti, a causa delle recenti disposizioni della Regione Marche, le prospettive per l’Ospedale di Pergola “Santi Carlo e Donnino” sono drammatiche.
“Con provvedimenti adottati in rapida successione – afferma il Sindaco Francesco Baldelli – sono state sospese: prima l’attività chirurgica dei medici ospedalieri di Pergola presso le sale operatorie di Fano ed è stato disposto che tutte le urgenze, che in precedenza venivano trattate dal Presidio pergolese, siano inviate e gestite dai chirurghi della struttura fanese, poi l’attività di terapia rieducativa presso i Reparti Pergolesi di Medicina e Lpa”.
“Un altro fatto gravissimo è che l’Asur Marche – continua il Sindaco -, con determina n. 240 del 28 marzo, scoperta dal Consigliere provinciale Antonio Baldelli, ha proposto la chiusura della Chirurgia dell’Ospedale di Pergola e la sua riconversione a chirurgia a ciclo breve di soli 5 giorni settimanali con solo 10 posti letto e, con il medesimo provvedimento, ha anche deciso la riconversione della medicina in lungo degenza, la limitazione delle attività di primo intervento alle sole patologie meno gravi e la chiusura del laboratorio analisi con l’attivazione di un mero punto di prelievo. Insomma è come dichiarare la morte della struttura”.
Per tali motivi è stata decretata dal Consiglio Comunale una mobilitazione permanente della Città in difesa dell’Ospedale e si è indetta, per sabato 14 maggio, una grande manifestazione della Città di Pergola e della Valle del Cesano nonché l’invio di 10.000 cartoline con l’immagine dell’Ospedale di Pergola. Cartoline che saranno inviate dai Pergolesi al Capo dello Stato e al Presidente della Giunta Regionale Spacca.
Queste le richieste della Città di Pergola proposte dall’Amministrazione Comunale e approvate dal Consiglio:
-dotare l’Ospedale di Pergola di una chirurgia di media complessità e d’emergenza a ciclo continuo, di una medicina per acuti con posti letto corrispondenti alle realtà territoriale;
-attivare i 2 posti letto di terapia intensiva post-operatoria già presenti presso il Nosocomio pergolese, frutto delle donazioni dell’Associazione di Solidarietà Pergolese verso i colpiti da cancro e della Banca di Credito Cooperativo di Pergola;
–ritiro della Determina n. 240/2011 che dispone la riconversione del nostro Ospedale e coinvolgimento dei Sindaci dei Territori interessati nella riorganizzazione della Rete ospedaliera;
–riattivazione dei servizi chirurgici, della terapia fisica e delle prenotazioni ambulatoriali sospese con i provvedimenti già adottati dai dirigenti dell’Asur Marche nelle scorse settimane;
-mantenimento del laboratorio analisi;
– e infine, attivazione presso la Struttura ospedaliera di Pergola di un centro per la dialisi ad assistenza limitata.
da Marco Spadola
Amministrazione Comunale di Pergola
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