“Danze di corte a Palazzo”, come si ballava nella Pesaro del Rinascimento

Ad esibirsi Enrica Sabatini con Alessandro Allegrucci, Sara Benvenuti, Antonella Petrelli, Franca Mandanici, Thomas Vittoriano, Antonella Farisello, Sandro Tonelli, Francesca Di Modugno, Raffaella Lugli, Elisa Antonini.
Praticata a corte da nobili e principi fin dalla più tenera età, la danza – e con lei la musica – ricopriva un ruolo di primissimo piano sia in ambito pubblico, all’interno di feste, cerimonie ufficiali e avvenimenti politici, che in quello privato come forma di svago e diletto. Considerata una vera e propria pratica morale-educativa, è nel Rinascimento che entra a far parte dei requisiti necessari alla formazione di dame e gentiluomini divenendo un modo per esternare principi virtuosi come dignità, onestà e modestia.
Il vasto e affascinante patrimonio delle danze antiche conservato nei trattati redatti a partire dal XV secolo, ci fa capire come la danza fosse al tempo stesso scienza e arte. Insieme alla musica essa rispecchiava gli ideali di armonia, proporzione e bellezza che per tutto l’Umanesimo avevano guidato le corti italiane.
Di qui la possibilità di conoscere un’epoca – il Rinascimento – attraverso le opere dei primi maestri di danza che prestavano i loro servigi presso le più importanti corti. Tra questi Domenico da Piacenza attivo a Ferrara con gli Estensi o ancora il suo allievo pesarese Guglielmo Ebreo, autore delle danze eseguite venerdì 17 giugno. L’appuntamento è a ingresso gratuito.
Info 0721 387541-474, infoline 199 151 123, www.pesarocultura.it, www.museicivicipesaro.it
dal Comune di Pesaro
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