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“Danze di corte a Palazzo”, come si ballava nella Pesaro del Rinascimento

A Pesaro “Danze di corte a Palazzo” Sei un appassionato di danza e vuoi imparare a ballare come si faceva nel Rinascimento epoca in cui l’arte tersicorea diventa simbolo di armonia e bellezza e insieme uno dei requisiti fondamentali per la formazione di dame e gentiluomini? L’appuntamento è per venerdì 17 giugno alle ore 18.30 nel cortile di palazzo Toschi Mosca, sede dei Musei Civici: il gruppo di danza storica “Guglielmo Ebreo da Pesaro” diretto da Enrica Sabatini si esibirà in uno spettacolo di danza rinascimentale.
 

Ma non si tratta “solo” di un’esibizione; oltre ad ammirare suggestive coreografie eseguite in una cornice di altrettanto fascino, il pubblico avrà la possibilità di misurarsi con questa disciplina antica prendendo parte alle danze guidato dai ballerini. I movimenti presentati sono descritti nel trattato (1463 ca.) “De pratica seu arte tripudii” composto dal pesarese Guglielmo Ebreo, uno dei primi maestri di danza che prestava i suoi servigi per le signorie degli Sforza di Pesaro e Milano, dei Montefeltro da Urbino e dei Malatesta di Rimini.
 
Ad esibirsi Enrica Sabatini con Alessandro Allegrucci, Sara Benvenuti, Antonella Petrelli, Franca Mandanici, Thomas Vittoriano, Antonella Farisello, Sandro Tonelli, Francesca Di Modugno, Raffaella Lugli, Elisa Antonini.
 
Praticata a corte da nobili e principi fin dalla più tenera età, la danza – e con lei la musica – ricopriva un ruolo di primissimo piano sia in ambito pubblico, all’interno di feste, cerimonie ufficiali e avvenimenti politici, che in quello privato come forma di svago e diletto. Considerata una vera e propria pratica morale-educativa, è nel Rinascimento che entra a far parte dei requisiti necessari alla formazione di dame e gentiluomini divenendo un modo per esternare principi virtuosi come dignità, onestà e modestia.

Il vasto e affascinante patrimonio delle danze antiche conservato nei trattati redatti a partire dal XV secolo, ci fa capire come la danza fosse al tempo stesso scienza e arte. Insieme alla musica essa rispecchiava gli ideali di armonia, proporzione e bellezza che per tutto l’Umanesimo avevano guidato le corti italiane.

Di qui la possibilità di conoscere un’epoca – il Rinascimento – attraverso le opere dei primi maestri di danza che prestavano i loro servigi presso le più importanti corti. Tra questi Domenico da Piacenza attivo a Ferrara con gli Estensi o ancora il suo allievo pesarese Guglielmo Ebreo, autore delle danze eseguite venerdì 17 giugno. L’appuntamento è a ingresso gratuito.

Info 0721 387541-474, infoline 199 151 123, www.pesarocultura.it, www.museicivicipesaro.it
 

dal
Comune di Pesaro

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Venerdì 17 giugno, 2011 
alle ore 11:50
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