PesarourbinoNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Fotovoltaico selvaggio: D’Anna propone una moratoria all’installazione dei pannelli

Siamo alle solite finché “non ci si sbatte il muso” non s’interviene: è quello che sta accadendo col fotovoltaico selvaggio

Un campo 'fotovoltaico'Negli anni passati ci sono stati allarmi sul rischio di una degenerazione dannosa del proliferare del fotovoltaico a terra. Non si è voluto ascoltare quanti, attenti a quando è accaduto altrove, hanno provato a sensibilizzare la Regione ad approvare una normativa che vincolasse, ad esempio, l’installazione dei pannelli in via prioritaria sui tetti di capannoni industriali parcheggi e abitazioni.
 

Si è scelta la via più semplice e vantaggiosa specie per chi gestisce il business dei contributi per il fotovoltaico: le banche, sopratutto straniere che nelle Marche hanno individuato la terra del bengodi.

E così un’agricoltura svilita da provvedimenti della Comunità Europea e dall’incapacità della Regione Marche di tutelare una risorsa importante, si è in parte prestata al gioco di quanti più che pensare all’ambiente hanno pensato di intascare gli incentivi in barba all’ambiente.

Quanto sta accadendo al nostro stupendo paesaggio col posizionamento dei pannelli a terra è un vero e proprio danno ambientale che potrebbe rientrare in quanto previsto dall’Art. 18. LEGGE 8 LUGLIO 1986 N.349 [1. Qualunque fatto doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base a legge che comprometta l’ambiente, ad esso arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, obbliga l’autore del fatto al risarcimento nei confronti dello Stato.]

Ogni giorno di più i cittadini delle Marche si rendono conto dello scempio causato dal proliferare di campi fotovoltaici che stanno invadendo le nostre colline. Questo accade nelle terra di Leopardi. Oggi non è più la siepe che “de l’ultimo orizzonte il guardo esclude” ma una selva di antiestetici specchi che stanno assassinando un paesaggio unico.

Il business evidentemente viene prima del tanto decantato “Bene comune” e aggiungerei il “Patrimonio Comune” fatto di quelle colline che la Regione Marche utilizza per spot miliardari con Dustin Hoffman ma che poi lascia “stuprare” indiscriminatamente pregiudicando la continuazione di quel turismo legato alla ruralità ai prodotti tipici e di qualità e alla bellezza del territorio, come un recente servizio sul TG1 ha denunciato con forza.
Chi ha causato tale danno dovrebbe dimettersi.

da
Giancarlo D’Anna
Consigliere Regionale Pdl

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 7 luglio, 2011 
alle ore 14:53
Tags
Come ti senti dopo aver letto questo articolo?
Arrabbiato
In disaccordo
Indifferente
Felice
D'accordo

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!