Controlli della Polizia a Fano, un arresto e sette denunce
Finito in manette un latitante ricercato per associazione a delinquere e omicidio colposo

Controlli serrati a Fano nel corso degli ultimi giorni da parte della Polizia di Stato: interessate diverse aree della città e in special modo la via Flaminia, dove i posti di blocco delle forze dell’ordine hanno permesso di fermare 98 veicoli e di identificare 212 persone.
In occasione di queste verifiche, i poliziotti hanno tratto in arresto un latitante di origine campane, a carico del quale era stato emesso un ordine di cattura per via di una condanna a dieci anni di reclusione: l’uomo, infatti, era stato riconosciuto colpevole di associazione e delinquere, relativamente a delle spedizioni illegali di combustibile proveniente dall’Europa dell’est, e di omicidio colposo.
Un 19enne di nazionalità moldava è stato invece rintracciato in zona San Lazzaro per poi venire denunciato per il furto di un telefono cellulare, trafugato di notte da un’automobile in sosta. Ulteriori accertamenti hanno portato ad identificare il giovane come l’autore di altri episodi simili verificatisi nell’agosto scorso ai danni di alcuni esercizi commerciali di Fano.
Presso il quartiere di Sant’Orso gli agenti si sono imbattuti in una donna di etnia rom, riconosciuta come una dei partecipanti a una furto commesso a Macerata la settimana precedente, furto che aveva comportato la sparizione di gioielli del valore di 3.000 euro. Accusata anche di tre altri casi analoghi avvenuti tra Marche e Umbria nell’ultimo periodo, la donna è stata denunciata a piede libero.
Due individui sono invece stati denunciati nei pressi del porto dopo che i poliziotti avevano notato dei movimenti sospetti all’interno di un bar. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, con il benestare della titolare del locale essi avrebbero sottratto oltre 15.000 euro dalle slot machine e dalle macchine cambiavalute: dovranno ora rispondere dell’accuse di furto aggravato, appropriazione indebita e falso.
Altre denunce per invasione di edifici e danneggiamento aggravato sono poi scattate nei confronti di due uomini originari dell’Europa orientale, i quali si erano introdotti in un casolare abbandonato sfondando la porta d’ingresso e posizionandovi poi un lucchetto per potersi chiudere dentro. All’interno dell’edificio sono state trovate tre biciclette, probabilmente rubate, su cui sono già iniziate le indagini tese a riconsegnarle ai legittimi proprietari.
Infine, un’altra operazione condotta dalla Polizia ha consentito di denunciare per furto una donna che, con l’aiuto di sua figlia, aveva sottratto cosmetici per oltre 600 euro da un farmacia del centro: nessuna conseguenza invece per la giovane, che in quanto minore di 14 anni non può essere imputabile.
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