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La classifica mondiale dei migliori ricercatori premia Urbino

I docenti della Carlo Bo nella top 100.000 degli scienziati

Università di Urbino

Un approfondito studio di bibliometria, la scienza che utilizza tecniche matematiche e statistiche per analizzare la quantità, la qualità e la diffusione delle pubblicazioni all’interno delle comunità scientifiche, è stato appena pubblicato sulla rivista internazionale “Plos Biology” e firmato dal prof. John Ioannidis (Stanford University, CA, USA) con Kevin Boyack (SciTech Strategies, Inc., Albuquerque, NM, USA) e Jeroen Baas (Research Intelligence, Elsevier B.V., Amsterdam, the Netherlands).

Il lavoro si basa sui dati ricavati a maggio 2020 dal database per la ricerca scientifica mondiale “Scopus”, aggiornati con gli indicatori di citazioni standardizzate per l’anno 2019, relativi a 7 milioni di ricercatori di Università e Centri di ricerca di tutto il mondo, divisi in 22 campi scientifici e 176 sottocampi, che hanno pubblicato articoli che hanno accelerato il progresso nel proprio settore e influenzato fortemente l’attività di altri studiosi.

Una prima classifica ha considerato l’intera carriera dei ricercatori, e vede presenti per l’Ateneo di Urbino Mauro Magnani, Ferdinando Mannello, Giovanni Molica Bisci, Raffaella Servadei, Achille Cappiello, Luciano Stefanini, Marco Bernardo, Alessandro Bogliolo. Una seconda ha preso in esame esclusivamente i lavori pubblicati nel 2019 e qui compaiono i nomi di Raffaella Servadei, Almo Farina, Giovanni Molica Bisci, Ferdinando Mannello, Luciano Stefanini, Mauro Magnani, Giorgio Spada e Luca Casettari.

I dati completi sono reperibili alla pagina: journals.plos.org

“E’ un risultato che ci riempie di orgoglio, che conferma la qualità dei docenti del nostro Ateneo e il lavoro che portiamo avanti da anni per accrescere la qualità della ricerca”dichiara il rettore Giorgio Calcagnini“. Mi congratulo con i colleghi per questo eccellente risultato che deve spronarci a proseguire nella direzione intrapresa. Si tratta di un segnale importante per tutta la comunità accademica: risultati di questo livello si ottengono soltanto con un lavoro di squadra che deve rendere fiera l’intera comunità accademica e il personale tecnico e amministrativo”.

Da Università degli Studi di Urbino Carlo BO

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