Fano: ultimo appuntamento con ‘Musica a Corte’
Il concerto sarà al centro di un convegno internazionale del Centro Studi Vitruviano e chiuderà la mostra dedicata al Guercino
Venerdì 7 ottobre, presso la Pinacoteca San Domenico, alle ore 21.15, ultimo appuntamento di Musica a Corte: iniziativa organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, dall’Orchestra Rossini e dal Coro del Teatro M. Agostini.
Questo specifico appuntamento è promosso dalla Fondazione Carifano e vedrà protagonisti il soprano Denia Mazzola Gavazzeni, l’ensemble degli archi dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il direttore d’’orchestra Daniele Agiman. Il programma della serata prevede l’Adagio e Fuga K 546 di W. A. Mozart e lo Stabat Mater di Luigi Boccherini.
L’Adagio e Fuga in Do minore K 546 è la versione per archi trascritta da W. A. Mozart nel giugno del 1788 della Fuga in Do minore per due fortepiani K 426. È proprio in questa seconda versione che la composizione è oggi più conosciuta. In questa veste il compositore aggiunge un maestoso adagio iniziale che, nelle intenzioni di Mozart, doveva meglio sviluppare il potenziale contrappuntistico che andava perso o per lo meno risultava meno incisivo nella versione pianistica. L’adagio iniziale apre la composizione con toni cupi e drammatici ed ha funzione di preludio. Il ritmo solenne richiama la grandiosità propria dello stile Händel. La fuga che segue senza soluzione di continuità è ancor più ricca di contrappunto; nulla tuttavia è accademico in questa costruzione di grande respiro, equilibrio e tensione che fa catalogare questo adagio tra i più belli che siano mai stati scritti.
Composto nel 1781, lo Stabat Mater, fu rivisto da Boccherini stesso nel 1800 per alleggerire le fatiche dell’unica voce (soprano) prevedendo così l’utilizzo di 3 voci. Il testo è risalente al XIII secolo e attribuito a Jacopone Da Todi e parla delle sofferenze di Maria durante la crocifissione. Le diverse strofe sono musicalmente tradotte, in una serie di recitativi, arie, duetti, terzetti, in uno stile affine a quello del teatro d’opera ma contenuto in una linea più sobria e meditata, qualche volta con accenni alle forme più semplici della fuga.
Il concerto sarà al centro di un convegno internazionale del Centro Studi Vitruviano e chiuderà la mostra dedicata al Guercino. Ingresso libero.
da Francesco Pellegrino
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!