Urbino, la segreteria provinciale interviene sugli affitti in nero
Leggiamo con soddisfazione l’articolo apparso su un quotidiano in merito agli affitti in nero ad Urbino. Il Sunia è infatti da anni impegnato su questo fronte attraverso un convegno specifico tenuto con gli studenti, un volantinaggio ad inizio di ogni anno accademico e articoli sulla stampa. Riteniamo che tale azione abbia contribuito alla regolarizzazione di molte situazioni in quanto sono notevolmente aumentati i contratti registrati con allegato il verbale di conteggio del canone.
Infatti chi vuole stipulare tale tipologia contrattuale deve rispettare i limiti previsti nell’accodo depositato in Comune. Molti per timore delle conseguenze legali e in considerazione delle difficoltà economiche degli inquilini si sono adeguati alla normativa attualmente molto precisa rivolgendosi anche al nostro sportello per una verifica della correttezza del calcolo dei canoni e delle tipologie contrattuali. Persiste peraltro anche l’atteggiamento di proprietari che vorrebbero stabilire un canone superiore o in nero, e nel contempo usufruire di tutti i benefici fiscali quali la riduzione dell’IRPEF e dell’ICI.
In tal senso diventa fondamentale il ruolo del Comune e dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbero vigilare sulla conformità dei contratti alle previsioni della legge 431/98 e dell’accordo tra Associazioni dei proprietari e degli Inquilini. Lo stesso principio è poi estendibile ai contratti “agevolati” di locazione abitativa di durata 3 anni + 2. Un tipo di economia dei privati legata all’Università è legittima ma non deve diventare speculazione selvaggia a danno degli studenti.
da Sergio Schiaroli
segretario provinciale
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