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D’Anna sulla questione vitalizi: “L’abolizione deve essere valida per tutti”

D’Anna: l’emendamento approvato martedì 25, purtroppo, non risolve il problema anzi si presta ad impugnative da parte di ex consiglieri e attuali parlamentari ex consiglieri

Il Consiglio regionale approva la rinuncia volontaria al vitalizioL’aver sollevato la questione vitalizi inizia a dare i primi risultati. Passare da una proposta isolata, la mia dello scorso anno, a 9 proposte di legge per l’abolizione del vitalizio è un passo notevole. La volontarietà della rinuncia al vitalizio, approvata ieri con un emendamento in una seduta fiume del consiglio regionale, porta con se però diversi limiti e problemi che non si ha avuto modo di valutare attentamente.
 

La prima osservazione di ordine economico: la mancanza di certezza che la proposta venga accettata da un numero sufficiente di consiglieri. Questo comporterebbe, nel caso siano pochi, un risparmio insignificante.

Inoltre, è bene far sapere alla gente che nel caso ci sia chi rinuncia, questi ha “diritto” alla restituzione di quanto versato il che più o meno vuol dire 90.000 euro a legislatura. In questo caso, comunque, si creerebbe un’altra disparità nei confronti dei cittadini comuni. Quale altra categoria può in qualsiasi momento ritirare quanto versato per la propria pensione? 

Un altro aspetto poco chiaro emerge. Nel momento in cui si sta lavorando per non assegnare agli ex consiglieri regionali diventati parlamentari il vitalizio:  questa nuova iniziativa potrebbe aprire  loro la possibilità di riprendersi quel denaro che invece sarebbe rimasto nelle casse regionali? In caso affermativo è chiaro che l’emendamento approvato ieri consentirebbe loro non solo di mantenere il diritto del vitalizio da parlamentare ma anche di incassare immediatamente dalla Regione Marche. Un aspetto da non sottovalutare che andrebbe ad incentivare una maggiore spesa per le casse regionali  invece che operare per un risparmio collettivo.

Ed ancora: l’emendamento approvato ieri potrebbe essere impugnato anche da chi non siede più  in Consiglio Regionale -oltre da attuali parlamentari  ex consiglieri- cioè da ex consiglieri regionali che non sono ancora nell’età pensionabile. Anche loro, in questo caso,  potrebbero richiedere indietro quanto versato e godere da subito di un beneficio economico senza attendere diversi anni.

Così pure potrebbe fare chi ha intenzione di cimentarsi nella prossima campagna elettorale nazionale, potrebbe anch’egli “approfittare” della situazione: chiedere oggi il rimborso e chi si è visto si è visto. 

Personalmente resto convinto che l’abolizione del vitalizio sia un atto fondamentale ed utile nel momento in cui però riguardi tutti, nessuno escluso. Su base obbligatoria e non facoltativa, da questa legislatura,valutando l’ipotesi di poter iniziare dalla precedente eliminando il doppio vitalizio dei parlamentari ex consiglieri.

Credo che  sarà  opportuno valutare con attenzione tutte le proposte, come abbiamo iniziato a fare nell’incontro di Loreto. E’  necessario  verificare tutti gli aspetti  in modo dettagliato  per affrontare l’argomento in modo serio ed efficace, evitando che l’intera questione dei vitalizi  produca complicazioni  invece di rappresentare  un nuovo traguardo da raggiungere come ci si aspetta dal Consiglio Regionale.

da Giancarlo D’Anna
Gruppo Misto Regione Marche

 

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 27 ottobre, 2011 
alle ore 14:06
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