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Urbino: la ‘Medea’ di Euripide inaugura la stagione teatrale

Gli spazi de La Data, Sala del Maniscalco e Rampa di Francesco di Giorgio Martini ospiteranno una particolare versione itinerante della nota tragedia greca

Scena tratta dall'opera 'Medea'È una inedita ed affascinante ‘Medea’ l’opera che inaugurerà questa sera (martedì 8 novembre) ‘Urbino in scena 2011.2012’, stagione del Teatro Sanzio promossa dal Comune di Urbino e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

I magnifici spazi de La Data, Sala del Maniscalco e Rampa di Francesco di Giorgio Martini, ospiteranno una versione itinerante per trenta spettatori (tre sono le repliche previste, ore 21, 22 e 23 – prenotazione obbligatoria) della tragedia di Euripide – che fa parte anche del cartellone di Ars Libraria 2011 – riletta dalla compagnia Vocitinte diretta dal giovane regista Antonio Mingarelli, tra gli artisti di ‘Matilde’ piattaforma della nuova scena marchigiana promossa dalla regione Marche e dall’AMAT, ed interpretata da Lino Musella e Gabriele Falsetta.

Martedì 8 novembre prende avvio anche la vendita dei nuovi abbonamenti per ‘Urbino in scena’. Tre sono le tipologie previste: teatro (da 55 euro a 105 euro), danza (da 18 euro a 35 euro), ragazzi (21 euro, ridotto 13 euro). La vendita si svolge fino all’11 novembre presso la biglietteria del Teatro Sanzio (tel. 0722/2281) dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 20 e sabato dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 18 alle ore 20.

‘Medea’ è prima di tutto la tragedia sull’uccisione dell’Infanzia dell’Uomo, un’elegia sull’innocenza perduta. Nella via crucis di questo spettacolo lo sguardo del pubblico coincide con quella della protagonista, entrambi immersi in un viaggio di formazione che è al contempo il racconto del passaggio dalla giovinezza all’età adulta, dal tempo dell’illusione a quello della disillusione. Una Medea vista da lontano, duemila anni dopo. Duemila anni di violenza, di guerre, di olocausti. Cosa rimane di Medea? Che ne è stato – visto con gli occhi del presente – del suo atroce, inspiegabile omicidio? Chi è oggi l’uomo? Come si confronta con quel peccato originale, con quella colpa eterna? Formata da attori provenienti dal Piccolo Teatro, Vocitinte ha messo in scena ‘L’uomo, la bestia e la virtù’ di Luigi Pirandello, ‘Due fratelli’ di Paravidino, ‘L’estremo limite’ di Berardelli (Premio Tondelli per la Drammaturgia 2009), spettacolo finalista di Asti Teatro 2010 e del Festival Nuove Sensibilità 2010.

Antonio Mingarelli si diploma nel 2008 presso la Scuola di Teatro del Piccolo di Milano diretta da Luca Ronconi con cui ha lavorato in ‘Opera Seria’ di De Calzabigi. Sempre per il Piccolo lavora in ‘Alice da Carroll’ per la regia di Bronzino. Ha partecipato negli anni a spettacoli diretti da Barberio Corsetti (‘Tra cielo e terra’), Carriglio (‘Assassinio nella cattedrale’), Salvo (Gramsci a Turi per il Napoli Teatro Festival). Da regista ha realizzato: ‘Istruttoria’, ‘Macbeth’, ‘Riccardo III e Troiane’, ‘Rifrazioni’, ‘Notti Bianche’, ‘Due fratelli’ e ‘L’uomo, la bestia e la virtù’. Ha fondato e dirige la Compagnia Vocitinte.

da Barbara Mancia

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Martedì 8 novembre, 2011 
alle ore 11:13
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