Treni: con i nuovi tagli aumenta l’isolamento delle Marche
D’Anna, meno treni = più traffico su gomma, più inquinamento e meno servizi
Come una goccia cinese, puntualmente da diversi anni, con i nuovi orari delle ferrovie continuano a sparire i treni e con essi, oltre a un servizio, la speranza di una mobilità alternativa, collettiva meno inquinante. Dal prossimo 10 dicembre, undici treni complessivamente saranno soppressi come conseguenza di minori risorse da parte di Stato e Regione.

Così mentre altrove si aprono linee ad alta velocità lungo la linea Adriatica si eliminano treni passeggeri a media-lunga percorrenza ES più sei periodici (tra ES e Intercity notte). Tagli che, sommati a quelli degli anni precedenti, privano i cittadini delle Marche, del diritto di scegliere o decidere se utilizzare i mezzi pubblici come valida alternativa al traffico automobilistico.
Bene ha fatto La Fit-Cisl regionale a esprimere “profonda preoccupazione per le scelte effettuate dal Governo uscente, dalla Regione Marche e dalle Ferrovie dello Stato che produrrebbero effetti drammatici sul sistema del trasporto e la mobilità dei cittadini, nonché uno tsunami sull’occupazione del settore senza precedenti”.
Una allarme che rilanciamo invitando i comuni, le province i cittadini a fare pressione, insieme all’intero Consiglio Regionale, sulla Giunta regionale delle Marche affinché si fermi questo folle progetto che penalizza pendolari, cittadini, turisti ed imprese in poche parole la nostra comunità.
da Giancarlo D’Anna
Gruppo Misto
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