L’ospedale Santa Croce sperimenta la telemedicina

Un pc collegato ad internet ed una webcam. Non serve altro per entrare dentro le case e offrire un’assistenza svincolata dagli orari ma soprattutto superiore ad una semplice conversazione telefonica. E’ quello che si sono inventati gli oncologi del Santa Croce dotando alcuni pazienti, esattamente 15, di un portatile con telecamera e collegamento a Skype.

Si chiama telemedicina ed è, in sintesi, un’estensione del progetto, tutto fanese, di “pronta consulenza telefonica” che consiste, in pratica, nella piena reperibilità dei medici anche durante i giorni di festa, compresi Natale, Pasqua e Capodanno. Un progetto che a suo tempo, su 70 iniziative italiane, fece conquistare all’oncologia del Santa Croce il primo posto alla mostra convegno di Biella per la sua efficacia e per il basso costo dell’operazione.

Ora si fa un passo in avanti. I medici entrano dentro le case grazie ad un semplice pc.“Un progetto che ci consente di seguire quei pazienti – spiega l’oncologo Luca Imperatori – che integrano la chemioterapia per endovena con farmaci chemioterapici. Una volta alla settimana, attraverso questo strumento, forniamo assistenza. Ovviamente non si tratta di una visita medica ma è comunque un controllo che ci permette un monitoraggio costante del paziente. Per ora abbiamo dotato 15 persone del portatile ma il prossimo passo sarà quello di allargarci a tutti i pazienti già in possesso di personale computer”.

Infatti basta un semplice pc, un collegamento ad internet al sistema Skype e il gioco è fatto. Pure a costo zero. “Il confronto a distanza – conclude il primario Rodolfo Mattioli – attraverso il computer e la webcam ha un grande vantaggio: non far sentire soli chi vive con la malattia”. 
 

dall’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord