Emergenza neve negli ospedali di Fano e Pesaro
Pronto Soccorso; in tre giorni circa 70 accessi a Pesaro e 40 a Fano: si tratta di piccoli traumi, alcune fratture e qualche ricovero
Nonostante l’emergenza maltempo, reggono le strutture di Pronto Soccorso di Pesaro e Fano. Le vittime delle neve ci sono; tante contusioni e alcune fratture, ma la situazione resta sotto controllo.
Tanto per avere un’idea dei numeri, a Pesaro da sabato 4 febbraio alle ore 15 di ieri, 6 febbraio, gli accessi al pronto soccorso imputabili alla neve sono stati circa 70. Alcuni pazienti, soprattutto anziani, sono stati ricoverati per la rottura del femore, delle vertebre o della caviglia. Ma la maggior parte dei traumi riguarda contusioni di polsi, gomiti e spalle, diverse fratture agli arti superiori che non hanno richiesto il ricovero e alcuni casi di trauma cranico senza complicazioni.
“Solo questa mattina [Lunedì 6 febbraio. N.d.R.] abbiamo avuto circa 15 accessi – spiega Stefano Loffreda, direttore del Pronto Soccorso del San Salvatore. Ha giocato a nostro vantaggio la chiusura delle scuole che ha ridotto il traffico ma soprattutto ha dato la dimensione dell’emergenza in corso e della necessità di stare molto attenti, soprattutto quando si passeggia sui marciapiedi. Infatti il problema non sono tanto le strade: i traumi principali riguardano persone che camminavano lungo le vie, sui marciapiedi o anche uscendo da casa. Lo scalino può essere, soprattutto per gli anziani, una vera e propria arma. C’è anche chi è scivolato sul balcone di casa propria. Ecco perché è bene stare molto attenti e usare alcuni accorgimenti come scarpe dalla suola scolpita. Inoltre invito le persone anziane a non fare sforzi eccessivi, evitare le situazioni rischiose e a farsi aiutare, se è necessario, anche dai vicini di casa”.
Situazione simile anche al Santa Croce: “In questi 3 giorni di maltempo abbiamo avuto circa 40-50 accessi che possiamo attribuire agli effetti della neve – spiega il dottor Titolo del Pronto soccorso fanese.Diversi piccoli traumi ma i medici e gli infermieri della struttura sono soprattutto impegnati in casi più complessi di insufficienza respiratoria. I più trattati hanno riguardato pazienti cardiopatici, più sensibili e più a rischio quando la colonnina di mercurio scende sotto lo zero”.
dall’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord”
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Pesaro Urbino Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!