Siglato in Prefettura il nuovo protocollo anti-rapina in banca
Nuovo e aggiornato protocollo per la prevenzione delle rapine in banca quello siglato venerdì 11 maggio, in Prefettura, dal Prefetto Dr. Attilio Visconti, dal rappresentante dell’Associazione Bancaria Italiana Dr. Marco Iaconis e dai rappresentanti degli istituti bancari di questa provincia, alla presenza dei Vertici provinciali delle Forze di polizia.
Oltre a confermare la previsione di un insieme di impegni reciproci volti a sviluppare la sinergia tra Prefettura, Forze dell’ordine e sistema bancario nell’attività di prevenzione, contiene ulteriori impegni degli istituti di credito sul fronte della dotazione di misure di sicurezza passive, come l’introduzione del sistema anticamuffamento e la gestione centralizzata dei mezzi forti unitamente all’aumento della dotazione minima (da 1 a 2) delle misure di sicurezza per proteggere in modo più specifico gli sportelli automatici (Bancomat).
Il Prefetto, nel corso dell’incontro, ha esposto le risultanze del recente monitoraggio effettuato dalle forze di polizia presso le dipendenze bancarie di questa provincia al fine di monitorare l’avvenuta adozione da parte delle banche stesse di almeno 5 misure di sicurezza previste nel protocollo di seguito indicate:
– bussola;
– metal detector;
– rilevatore biometrico;
– vigilanza;
– videocollegamento/videosorveglianza;
– allarme antirapina;
– sistema di protezione perimetrale attiva/passiva;
– bancone blindato/area blindata ad alta sicurezza;
– dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata;
– dispositivo di erogazione temporizzata del denaro;
– sistema di macchiatura delle banconote;
– sistema di tracciabilità delle banconote;
– formazione anticrimine.
Il Prefetto ha richiamato l’attenzione di quegli istituti (circa una decina) che ancora non si sono completamente adeguati all’adozione delle predette misure passive, rilevando che tali sistemi, unitamente alla videoregistrazione, si rivelano essenziali sia in funzione preventiva come deterrente, sia in funzione repressiva per consentire l’individuazione degli autori dei reati.
Nei confronti di quegli istituti individuati per la loro particolare esposizione al rischio rapina, anche su espressa indicazione dell’ABI, le banche hanno assunto l’esplicito impegno ad adottare sistemi di nuova tecnologia, nel rispetto delle norme a tutela della privacy, come i dispositivi di rilevazione biometrica che possono essere decisivi per l’identificazione dei rapinatori.
A fronte degli impegni delle banche, il protocollo conferma il costante contatto, tra gli specifici referenti bancari e delle Forze di polizia, per favorire il miglioramento e la costante messa a punto dei sistemi di sicurezza antirapina. A tal riguardo le Forze dell’ordine continueranno a programmare assidue verifiche, specie negli sportelli “storicamente” più a rischio al fine di verificare l’efficacia delle misure di sicurezza adottate e fornire indicazioni per la loro messa a punto o il loro eventuale potenziamento.
Le eventuali criticità saranno segnalate dalla Prefettura che seguirà con attenzione il recepimento delle indicazioni.
La Prefettura eserciterà inoltre il suo ruolo di raccordo con l’ABI e di monitoraggio per l’attuazione delle forme di prevenzione del fenomeno, nonché di impulso al verificarsi di situazioni di particolare allarme.
da Prefettura
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