Scoperti 31 evasori totali: 34 milioni di euro occultati al fisco
La Guardia di Finanza di Pesaro ha intensificato l’attività ispettive nei confronti di tutti i soggetti che risultano sconosciuti al Fisco – ma che svolgono regolar attività commerciale o professionale – o che utilizzano il lavoro “nero”. Su tutto il territorio delle provincia sono stati individuati ben 31 soggetti – tra imprenditori e professionisti – che sono risultati evasori totali. Nel complesso, infatti, sono stati stimati 34 milioni di euro di redditi occultati al fisco, 5 milioni di euro di I.V.A. dovuta e 500mila euro di ritenute non operate.
Sono stati eseguiti controlli in 53 aziende per verificare se ci fosse l’utilizzo di manodopera in “nero” e ben 23 di queste sono risultate irregolari. Sono alberghi e ristoranti (40%) ad aver utilizzato maggiormente lavoratori irregolarmente assunti, seguiti da commercianti al dettaglio (27%), attività manifatturiere (23%) e commercianti all’ingrosso (10%).
La nazionalità di questi lavoratori in “nero” è prevalentemente rumena. In questo settore sono stati constatati 2 milioni di redditi occultati al Fisco, 500mila euro di I.V.A. dovuta e 250mila euro di ritenute non operate.
Uno dei casi più eclatanti di evasione fiscale è quello di un’azienda che commercializzava accessori ed arredi per la casa. Dal 2008 l’azienda aveva fatto patire un meccanismo di frode fiscale: venivano aperte e chiuse partite I.V.A. ogni due anni senza provvedere a presentare le relative dichiarazioni per l’attività commerciale svolta in quest’arco di tempo.
Il sistema aveva, infatti, lo scopo di far passare inosservate al Fisco le attività dell’azienda, che con il continuo cambio di partita I.V.A. doveva risultare inattiva e non produttiva di redditi. Grazie ad un accurato controllo è emerso il comportamento dell’impresa: sono stati recuperati a tassazione 2 milioni di ricavi occultati e I.V.A. Dovuta per 400mila euro.
Un altro caso spicca tra tutti: questa volta si tratta di un’impresa che effettuava la compravendita e locazione immobiliare. Nel 2010 questa ha rilasciato ai clienti regolare fattura ma non ha istituito una regolare contabilità ed ha omesso di presentare la prescritta dichiarazione dei redditi.
I controlli hanno fatto emergere un’evasione di 1 milione di euro di ricavi, 100mila euro di I.V.A. dovuta e 35mila euro di contributi previdenziali occultati.
di Veronica Crognaletti
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