“Siamo alla frutta”: gli studenti della provincia mobilitati
Il primo giorno di scuola, gli studenti della “Rete degli Studenti Medi – il sindacato studentesco” si sono mobilitati per denunciare le condizioni dell’istruzione pubblica in Italia e mostrare al Governo quale dovrebbe essere la vera priorità di spesa del Paese.
Pesaro, Urbino e Fano le città interessate, decine le cassette di mele distribuite insieme ad oltre cinquemila volantini. La risposta è stata dappertutto positiva, non solo dagli studenti ma anche dai genitori che accompagnavano i figli a scuola, dai professori e dal personale ATA. Segno anche questo del disagio generale in cui versano le nostre scuole.
Oggi ricomincia la scuola e per l’ennesimo anno un’altra generazione metterà piede in una scuola martoriata e privata di tutto, lontana anni luce dalle scuole che frequentano i nostri coetanei europei. Per quanto ci vogliano fare credere che non ci sono soldi per niente, che è il periodo di tagliare qualsiasi cosa e di risparmiare su tutto, in qualcosa questo governo e anche il precedente hanno investito, e anche parecchio. Non certo nella scuola e nell’università pubbliche.
Le spese militari sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni. Solo nel 2012 il governo ha investito in questo settore quasi 40 miliardi di cui 10 per l’acquisto di 90 cacciabombardieri F35. Dal 2006 ad oggi sono stati tagliati oltre 13 miliardi all’istruzione pubblica. Basta un semplice calcolo per capire su cosa si è puntato. A questo punto ci chiediamo: è con cacciabombardieri e con la guerra che si può costruire il futuro del nostro Paese e dell’Europa? Mentre queste sono le priorità di spesa del governo, anche noi per poter affrontare un altro anno scolastico abbiamo dovuto pagare caro l’accesso all’Istruzione.
I costi per la scuola hanno raggiunto cifre esorbitanti. Ma di questo, nonostante moltissimi dei nostri genitori siano in cassa integrazione, nessuno se ne preoccupa. E’ per questo che oggi, il giorno della riapertura delle nostre scuole, abbiamo distribuito frutta e volantini contro i tagli alla scuola. Decine di cassette di mele per ribadire che da tempo abbiamo superato il livello di sopportazione, che il sistema dell’istruzione è alla frutta e che se davvero vogliamo ripartire come paese è necessario un investimento sul futuro, su scuola ed università.
L’iniziativa è stata organizzata congiuntamente con la FLC-CGIL come segnale di sostegno e di supporto da parte della popolazione studentesca alle trattative in questi giorni si stanno portando avanti presso il provveditorato. La questione delle nomine colpisce anche noi ed è anche per questo che non fermeremo la mobilitazione ma scenderemo in piazza il 12 Ottobre, per chiedere una scuola diversa, di qualità, veramente all’altezza dei nostri sogni.
da RSM Pesaro-Urbino
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