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Turismo in crescita a Pesaro nei primi nove mesi del 2022

Il sindaco Ricci: "Numeri che dimostrano che quella intrapresa è la strada giusta"

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Panorama di Pesaro

Si fa già sentire l’ondata di Pesaro 2024: la prima estate da Capitale italiana della cultura segna una crescita di turisti a doppia cifra in città e nella provincia di Pesaro e Urbino nei primi 9 mesi dell’anno. Da gennaio a settembre 2022 sono stati 165.567 gli arrivi (numero di clienti ospitati) nel territorio comunale; 690.187 le presenze (numero di notti trascorse). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno c’è un incremento del 18,27% sugli arrivi (da gennaio a settembre 2021 sono stati 139.993, di cui il 12,30% italiani e il 44,07% stranieri) e del +10,04% sulle presenze (da gennaio a settembre 2021 sono state 627.131, di cui l’1,57% italiani e il 43,08% stranieri).

«Numeri che dimostrano che quella intrapresa è la strada giusta e che dobbiamo insistere e lavorare in questa direzione – afferma il sindaco Matteo Ricci -. La bellezza artistica e culturale, la qualità ambientale e paesaggistica sono gli elementi di certificazione territoriale sui quali stiamo investendo e su cui vogliamo costruire il futuro di Pesaro. Un percorso iniziato otto anni fa, quando decidemmo di ristrutturare l’economia della città investendo sul turismo, fino ad allora considerato marginale, e sulla bellezza. Lo abbiamo fatto individuando una strategica comunicativa in grado di raccontare le nostre unicità. Su tutte la musica, grazie al patrimonio di Gioachino Rossini, poi la bicicletta, con l’infrastruttura del benessere Bicipolitana diventato un brand mondiale, e i motori. Una scommessa vinta, che ci ha portato a diventare Città creativa per la Musica UNESCO nel 2017 e Capitale italiana della cultura 2024».

«Una conferma del buon lavoro fatto in questi anni – aggiunge Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza – un’attività di promozione, di racconto del territorio che ha fatto leva sui tratti distintivi dei nostri luoghi, dell’identità legata alla musica, alla cultura, alla natura. Caratteristiche che siamo riusciti a illuminare anche in periodo complessi, come quelli della pandemia, mettendo in campo contenuti innovativi e interessanti».

Dati promettenti, soprattutto se rapportati a quelli del 2019; dodici mesi “di riferimento” in cui si erano contati, da gennaio a dicembre, 239.115 arrivi e 809.322 presenze. E l’ottimismo non potrà che crescere: «I risultati saranno ancora migliori – precisa Vimini – quando tornerà a pieno regime il turismo sportivo e convegnistico, accolto nel futuro Auditorium Scavolini e con la strategia già avviata verso Pesaro 2024». Una programmazione su cui l’Amministrazione chiama a raccolta stake holder, enti locali, associazioni di categoria, il mondo dell’imprenditoria, dell’arte e della cultura, venerdì 18 novembre, dalle ore 14:30, per gli Stati generali del Turismo 2023 di Pesaro. L’appuntamento, si svolgerà nel workspaces Della Chiara (via Selva Grossa 24) «sede scelta perché luogo simbolico d’incontro tra impresa e turismo» e si svilupperà attorno al 2024, anno a cui sono chiamati a interrogarsi, in particolare, i comuni della provincia coinvolti nella progettualità settimanale di eventi, progetti e iniziative dell’anno da Capitale». Buoni anche i dati che coinvolgono i borghi e le città che compongono Pesaro e Urbino che segnano, da gennaio ad agosto 2022 1.906.726 arrivi (pari + 2,11% sul 2019) e 8.574.824 presenze (pari a + 6,68% sul 2019).

Si conferma corretta anche la scelta dei “big five”, i 5 Stati su cui Pesaro2024 ha deciso di investire maggiormente in termini di promozione – Stati Uniti, Francia, Germania, Giappone e Corea del Sud -; «Paesi con i quali abbiamo già un rapporto culturale e su cui vogliamo concentreremo la presentazione all’estero per quanto riguarda, anche gli abbinamenti cibo-cultura e cibo-musica» spiega Vimini. Tra gli oltre 50 principali paesi di provenienza dei turisti pesaresi del 2022 figurano infatti anche la Germania (8.392 arrivi e 39.841 presenze), prima tra le nazionalità in elenco; Francia (2.639 arrivi e 9.568 presenze); Stati Uniti (1.089 arrivi e 3.387 presenze).

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