Urbino: il Teatro Sanzio celebra i 30 anni dalla riapertura
Giovedì 15 novembre si apre il sipario sul primo appuntamento teatrale di “Urbinoinscena 2012.2013”, stagione del Teatro Sanzio di Urbino che quest’anno celebra il trentennale dalla riapertura (che avvenne proprio il 15 novembre). Ad inaugurare il cartellone che festeggia il Teatro nell’età del suo pieno splendore – promosso da Comune di Urbino Assessorato alla Cultura e AMAT con il sostegno di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali – sarà Paolo Poli con “Aquiloni”.
Lo spettacolo sarà preceduto dai saluti del sindaco della città di Urbino, Franco Corbucci, di Giorgio Londei, primo cittadino nel 1982 quando il Sanzio riaprì le sue porte alla città, e di Massimo Galuzzi sindaco precedente all’attuale che ha continuato ad investire sul Teatro rendendolo luogo culturale di primaria importanza. Assieme ai tre “primi cittadini”, ci saranno l’assessore alla Cultura del comune di Urbino, Lucia Pretelli, e il direttore dell’AMAT, Gilberto Santini.
«Il Teatro Sanzio, luogo privilegiato dell’identità urbinate – commenta l’assessore Pretelli – è stato restituito alla comunità cittadina il 15 novembre 1982 dopo un lungo ed accurato lavoro di recupero e reinterpretazione da parte dell’architetto Giancarlo De Carlo. Da quel momento non ha mai smesso di ospitare spettacoli e performaces, ha continuato ad offrire una proposta culturale che ha contribuito, in maniera determinante, alla crescita culturale di tutti i cittadini. Festeggiare i trent’anni dalla riapertura, oltre che l’occasione per rallegrarci di quello che hanno rappresentato le Stagioni ormai passate, sarà l’opportunità per riflettere su ciò che tutti insieme vogliamo per il futuro del Teatro Sanzio». Poli, tra i più rilevanti interpreti del panorama teatrale italiano, si ripresenta per stupire con leggiadri e pungenti quadri recitati – cantati – danzati nel suo stile unico ed inconfondibile, che questa volta si apre con al mondo poetico di Giovanni Pascoli del quale ricorre nel 2012 il centenario della morte.
“Aquiloni”: allegoria del comporre poetico, giocattolo antico preindustriale che affettuosamente ci ricorda il grande poeta. Fino alla metà del Novecento la scuola italiana si nutrì della sua produzione. La critica letteraria a cominciare da Croce privilegiò le rime giovanili, fino a Contini che ne elogiò il plurilinguismo, a Pasolini che rilevò la dicotomia psicologica, per arrivare a Baldacci che ne curò la ricca antologia. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale. I floreali motivi della Bella Epoque accompagneranno gli ascoltatori nel ricordo del volgere del secolo. Le scene sono sempre del grande Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì, le musiche di Jacqueline Perrotin e le coreografie di Claudia Lawrence. Accanto a Paolo Poli quattro attori di vaglia – Fabrizio Casagrande, Daniele Corsetti, Alberto Gamberini e Giovanni Siniscalco – e uno staff tecnico di prim’ordine.
Urbinoinscena prevede anche una sezione dedicata all’arte. Oggi mercoledì 14 novembre alle ore 18.30 il foyer del Teatro Sanzio ospiterà l’inaugurazione della mostra Marco Ceccarini “L’uomo Pavone”, evento promosso dalla rete “Infinitamente salvi _ sguardi contemporanei sull’arte”, un progetto di Roberto Bua, Silvia Cuppini, Alice Devecchi, Marco Fratini e Joan Martos di mjras realizzato in collaborazione con Regione Marche. La tematica di Marco Ceccarini (Urbino, 1953) impostata sull’apparire e l’essere dell’uomo si inserisce nella corrente di pensiero che ha trovato nell’intellettuale spagnolo, Baltasar Gracian, il rappresentante più teatrale. Ceccarini invade con i suoi colori il mondo degli oggetti: da quelli più legati alla moda come i manichini a quelli estratti dalla vita quotidiana come le seggiole. La tecnica e l’uso di materiali preziosi rimanda alle raffinate eleganze di Bisanzio e delle corti barocche d’Europa, senza dimenticare le immagini inquietanti delle Secessioni dell’inizio del Novecento.
Per informazioni e biglietti per “Aquiloni” (da 10 a 20 euro): biglietteria del Teatro Sanzio tel. 0722/2281, dalle ore 16. Inizio spettacolo ore 21.
Barbara Mancia
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