Pesaro, danni lungo tutto il litorale. I bagnini chiedono interventi urgenti
Più seri quelli lungo la spiaggia di Ponente. Gli operatori balneari chiedono manutenzione e ripascimento delle scogliere
“Che gli eventi atmosferici dei giorni scorsi siano stati eccezionali è innegabile. In particolare la forte bora con raffiche che hanno raggiunto i 100-120 km/h sommata ad onde alte fino a 4-5 metri e la velocità dell’onda stessa, hanno fatto sì che gli effetti devastanti sul litorale siano stati pesanti come non si ricordava da tempo“. Sabina Cardinali, vice presidente CNA di Pesaro e Urbino, nonché presidente del Concessionari di spiaggia CNA di Pesaro, tenta di tracciare un bilancio relativo a quanto successo.
“Le strutture – dice la Cardinali – hanno “tenuto” subendo danni recuperabili, ma quello che esce da questo triste quadro d’autunno è la conferma che i cosiddetti ripascimenti operati sulle spiagge la scorsa primavera sono stati importanti ed in qualche caso hanno consentito di limitare danni che rischiavano di essere ben più pesanti. Tuttavia, in tema di difesa della costa, le scogliere frangiflutto rimangono l’unica “risorsa” a protezione degli arenili e della costa. Laddove queste sono state ben posizionate e con adeguata manutenzione si è potuto constatare come hanno protetto il litorale; così come si è evidenziata invece anche in questa occasione la grande vulnerabilità delle spiagge di ponente, dove le scogliere soffolte posizionate nel 1989, non hanno avuto da allora (sono passati ben 25 anni), alcuna manutenzione“.
Su questo fronte gli operatori balneari non sono stati con le mani in mano ben sapendo che le spiagge rappresentano il loro bene più prezioso. Per questo hanno commissionato uno studio progettuale a difesa del litorale che è stato presentato da tempo alle istituzioni (Comune e Regione). E proprio su questo gli operatori stessi attendono risposte concrete ed operative da parte delle rispettive amministrazioni.
“Dopo questa fortissima mareggiata – conclude la Cardinali – come bagnini siamo qui a rimboccarci le maniche riparando i danni subiti, ripulendo gli arenili, prestando la nostra opera a beneficio di tutti. Ed è per questo che continuiamo a chiedere la giusta attenzione degli amministratori locali a difesa della costa e alla politica nazionale per risolvere finalmente la questione “Bolkenstein”, in maniera tale da sbloccare la possibilità di investire di nuovo nelle nostre aziende“.
da CNA Pesaro Urbino
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