Yacht di lusso rubati e piazzati un tutto il Mediterraneo: arresti anche nelle Marche
Non si può definire una banda l’organizzazione criminale che – con affiliati in tutto il Mediterraneo e un giro di affari quantificato in 20 milioni di euro – rubava yacht di lusso ed era capace di piazzarli in tutti i porti dell’Europa del sud e dell’Africa nord orientale. Solo 9 persone sono quelle arrestate dai Carabinieri di Pesaro nell’operazione denominata “Olimpia”, ma altre tre sono considerate latitanti e infine ben 20 sono indagate a vario titolo.
I reati vanno dall’associazione a delinquere alla falsità ideologica e materiale, dal furto alla ricettazione e alla frode assicurativa, commessi da una rete di affiliati del calibro internazionale, in grado di rubare yacht di lusso ovunque e di piazzarli riciclandoli in tutti i porti del Mediterraneo, sfuggendo ogni volta grazie anche a indubbie capacità marinare e a sofisticata strumentazione come il dispositivo “Jammer”, un inibitore di frequenze che permetteva praticamente alla barca di “scomparire” dai radar.
Indagini nei porti di tutta Italia (un Pershing è stato rinvenuto a Napoli, un Abacus a Brindisi), in Egitto, in Turchia, in Grecia, Montenegro, Siria e Libia. Gli arrestati sono di: Cartoceto (un 53enne e un 61enne), Novara (due persone di 30 e 58 anni), Foggia, Piombino, Marocco, Siria e Moldavia, mentre un malvivente è deceduto verso Brindisi in seguito a un naufragio durante una fuga con uno yacht rubato a Rimini.
di Carlo Leone
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