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Cultura delle Marche: i 4 giochi tradizionali della regione

Non pochi i giochi peculiari di cui difficilmente si trova traccia altrove

Carte da gioco

I giochi di carte sono ancora oggi un passatempo molto diffuso in tutta Italia. I mazzi francesi sono quelli che vanno per la maggiore, ma alcuni giochi specifici vengono praticati prevalentemente con le carte regionali, che variano a volte persino di città in città.

Nel caso delle Marche non esiste un mazzo regionale caratteristico, eppure da queste parti non sono pochi i giochi peculiari di cui difficilmente si trova traccia altrove. Si tratta della Bestia a 5 carte, della Petrangola, della Cispa e del Trucco, ancora oggi molto popolari. Già, perché si potrebbe affermare che nelle Marche questi giochi abbiano ancora più successo del classico Sette o mezzo o della Briscola.

La Bestia a 5 carte ricorda per certi versi proprio quest’ultima. Si gioca in 4 o in 5, con un qualsiasi mazzo italiano da 40 carte. La partita vive di 3 fasi, a cominciare dalla distribuzione delle carte. Si procede quindi con le dichiarazioni dei bussanti e infine con la chiusura. Ogni partecipante riceve 3 carte, poi si pone una carta scoperta in mezzo al tavolo e allora vengono consegnate altre 2 carte ai giocatori. Chi siede alla destra del banco avvia il gioco con una presa della carta al centro oppure si limita a ignorarla.

Dopo che tutti hanno effettuato la loro mossa, è possibile cambiare eventualmente le carte in mano. L’ultima fase della partita comincia sempre dal giocatore posizionato alla destra del mazziere, che sceglie quale carta giocare. A quel punto gli altri partecipanti sono chiamati ad una risposta con una carta del medesimo seme. Le regole della Bestia a 5 carte ricordano dunque non poco le regole della Briscola. Al termine, vince chi esegue un minimo di 3 prese. Chi non ne effettua nemmeno una, invece, deve pagare l’intero equivalente del piatto. In passato c’era chi per la rabbia di aver perso ed essere costretto a mettere mano al portafoglio andava “in bestia”: da qui il nome che ha assunto poi il gioco.

Un altro gioco molto folkloristico è la Petrangola, dove non si gioca per vincere, ma perlopiù per evitare di perdere. L’obiettivo è infatti quello di cercare di non essere fatti fuori dalla partita. Di norma si gioca in 4 giocatori, ma se si è in più persone è consentito utilizzare qualche mazzo di carte in più. Ogni partecipante dispone di 3 vite e riceve inizialmente 3 carte, mentre altrettante vengono posizionate sul tavolo. A turno, è possibile cambiare le carte che si hanno in mano con quelle sul tavolo nel tentativo di realizzare la Petrangola, ossia una combinazione di 3 carte uguali o una scala con carte dello stesso seme. Quando si raggiunge questo punteggio è possibile bussare permettendo agli altri giocatori un ultimo cambio e a chi si ritrova con la combinazione peggiore viene sottratta una vita.

Ancora più singolare è la Cispa, un gioco che prende parzialmente il nome dal 5 di spade, che è la carta di maggior valore. In questo caso, a inizio partita si ricevono 5 carte e i giocatori devono provare a conseguire il miglior punteggio. In ordine di importanza, le carte che conferiscono più punti sono i cavalli, i re, gli assi e il 5 di spade. Infine, non si può non citare il Trucco. Ogni partecipante riceve 3 carte e si gioca fino a quando uno di loro non arriva a 30 punti. In caso di parità prevale chi ha ottenuto lo score più elevato nel corso dell’ultima mano. Il fatto che in questo gioco è consentito bluffare rende le partite molto più divertenti. Il Trucco passa attraverso 2 fasi: la chiamata dell’invito e la presa.

Complice l’esplosione del digitale, purtroppo o per fortuna giochi tipicamente italiani come quelli più diffusi nelle Marche non riescono a trovare spazio tra le attrazioni online. I giochi da tavolo sul web includono senz’altro anche i giochi di carte, ma nella maggior parte dei casi si parla di quelli americani come il Poker. Raramente si intravedono su internet le trasposizioni virtuali della Scopa o della Briscola, figuriamoci della Ciscpa o della Petrangola. Paradossalmente, però, questo aspetto rende i giochi marchigiani ancora più affascinanti e ricercati. Sono anche questi passatempi a caratterizzare la cultura del posto, al pari di molti altri giochi di carte che si possono scoprire girando tra le varie regioni d’Italia.

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Giovedì 10 agosto, 2023 
alle ore 19:17
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