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Rinnovato il gemellaggio tra Gradara e la città croata di Svetvinčenat

"L'ideale che accomuna queste realtà è quella di creare una "casa" Comune Europea"

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Rinnovo del gemellaggio tra Gradara e Svetvinčenat

In occasione del rinnovo del patto di gemellaggio tra Gradara e Svetvinčenat – a distanza di cinque anni dalla prima firma – una delegazione della città croata è stata accolta lo scorso sabato 30 settembre nel borgo gradarese da una rappresentanza dell’amministrazione comunale e di Gradara Innova. I cittadini di Svetvinčenat sono stati partecipi di una sentita e coinvolgente cerimonia che si è svolta alla Rocca di Gradara fra inni nazionali, brani della tradizione e scambio di doni. Tutto questo per degnamente ricordare e consolidare un rapporto di collaborazione proficua e di un legame di vera amicizia nato nel 2018 ed esteso alle altre città gemellate con Gradara: Muratpaşa (Adalia, Turchia) e Muggensturm (Germania).

“L’ ideale che accomuna queste realtà – dichiara Federico Mammarella presidente di Gradara Innova e membro del direttivo del Comitato di Gemellaggio di Gradara – è quella di creare una “casa” Comune Europea dove i cittadini croati e quelli italiani possano sentirsi accolti come nella propria Patria quando sono ospiti nei reciproci Paesi”.

Lo stesso concetto di Unione Europea affonda le sue radici nell’ identità culturale di tutte le nazioni presenti sul territorio europeo e che storicamente può essere ricondotta ad un’epoca assai remota, quando già nel periodo greco-romano si accennava astrattamente ad uno “spazio europeo”. Sarà con la battaglia di Poiters del 732 che emergerà dalle cronache il concetto stesso di Europa contrapposto ad altre realtà. Un’identità che si è però potuta finalmente e faticosamente costituire solo a distanza di secoli, sulle drammatiche rovine della seconda guerra mondiale.

“Un’ identità che non va data per scontata essendo continuamente esposta a correnti divisioniste – prosegue Mammarella – è dunque importante che venga difesa e tutelata anche attraverso iniziative come come queste che mirano a creare autentici rapporti di collaborazione, sostegno e amicizia fra i popoli. L’intento condiviso dalle amministrazioni comunali di Gradara, Svetvinčenat, Muratpaşa e Muggensturm e dei rispettivi comitati e associazioni di gemellaggio è quello di creare i presupposti per un presente e un futuro di pace e fiducia nei rapporti fra le genti e le Nazioni del rispetto delle differenze e tipicità.

“Siamo davvero lieti di aver celebrato l’anniversario di gemellaggio con la città amica di Svetvinčenat accogliendo trentasei cittadini a seguito della delegazione ufficiale con a capo il sindaco Dean Perković – conferma il Sindaco di Gradara Filippo Gasperi – Ringraziamo il Comitato di Gemellaggio e le nostre associazioni Auser, Corpo di Guardia, Corte Malatestiana e La Fabula Saltica di Gradara per essersi prodigate nel garantire ai nostri graditissimi ospiti il migliore benvenuto. Il rinnovo del patto tra Gradara e Svetvinčenat suggella anche una condivisione di progettualità tra le quali rientrano iniziative volte a mantenere e a preservare la memoria storica delle nostre città, attività essenziale per la conservazione delle nostre identità culturali. A questo proposito per una felice coincidenza, i cittadini di Svetvinčenat hanno potuto assistere al concerto di musica rinascimentale e barocca in programma alla Rocca nella stessa giornata di sabato 30 e realizzato nell’ambito del progetto ‘Rigenerazione e rifunzionalizzazione del borgo di Gradara per un rinascimento storico e artistico’ finanziato dall’Unione Europea.

ll M° Philippe Pierlot, tra i più grandi musicisti di repertorio antico eseguito su strumenti originali, insieme al M° Fabrizio Lepri e agli allievi del Conservatorio Reale di Bruxelles si è esibito alla Rocca di Gradara in un concerto di danze per consort di viole da gamba su brani del periodo rinascimentale e barocco. L’evento è stato preceduto da una masterclass volta a divulgare i saperi e le arti della musica antica alle nuove generazioni di musicisti. “Quello a cui abbiamo partecipato – conclude Gasperi – non è stato solo un grande spettacolo musicale ma un momento di intensa condivisione, pensato per restituire alla comunità un patrimonio culturale che appartiene a tutti e che ci unisce tutti oltre ogni epoca e ogni confine”.

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