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VII EDIZIONE CAPODANNO MEDIEVALE : ‘Medioevo, storia, fascino e leggenda’

Qualche storico è pronto ad affermare che nel Medio Evo si mescolano storia, leggenda e anche favola. Accadimenti, forse, frutto di invenzione popolare, tramandati da generazioni e poi colorate con personaggi fantastici.

Noi, incuranti di tale diatriba, faremo rivivere un Medioevo pieno di meraviglie, di leggende, ci immergeremo in un mondo così affascinante e coinvolgente da farti sentire parte integrante. Vivremo da cortigiane e giullari, dame e cavalieri. Entreremo a far parte di una Contrada per la quale giocheremo e combatteremo…saremo a Corte o al forte dei Barbari, con le loro storie e i loro segreti, conosceremo i nostri Campioni, sogneremo incantesimi e pozioni. Saremo accolti con musica, animazione, balli, travolti dalla magia di un tempo mai passato, tra fantasia e storia, tra sogno e realtà, tra favola e cultura.

Il Cavaliere: “Quando stabilimmo le leggi del Regno, ciascuno di noi giurò di onorarle e di vivere la propria vita nel nome dell’ideale. Giurammo di non tradire, e rinunciammo a noi stessi per vivere della causa. Lealtà, fedeltà, onore: in questo noi credemmo. Eravamo destinati a vivere due vite. Nella prima, avremmo combattuto e costruito un regno. Nella seconda, saremmo divenuti un sogno. In eterno, noi avremmo testimoniato l’ideale. Nessuna diserzione. Si disertano le leggi di uno stato ingiuste e si disertano le società dei tiranni: dall’ideale e dal sogno non si può disertare, mai. Qualcuno, infine, assicurerà che la nostra origine è nella letteratura e che nella letteratura moriremo, che noi siamo una leggenda e che le leggende sono argomento per i poeti. Probabile. Io però esisto, e ho sempre creduto…"

30/12: lo arrivo previsto in dimora è per le ore 17,00. Accoglienza da parte dei Castellani. Bevendo una pozione magica saremo trasportati nel magico mondo del Medioevo…con soldati, musica, e antiche sorprese. Cena a Corte del Duca in piena armonia senza che divisione alcuna turbi la serenità del Signore, anche se lo capo de’ Barbari sarà un po’ agitato. A seguire prima presentazione delle Contrade e dei loro Campioni e prime gare per raggiungere la vittoria finale. Pernottamento di ogni contrada ne lo proprio regno….
31/12: dopo la colazione servita nella sala e, con il benestare del Signore, saremo invitati dal Gran Maestro di ballo di Corte a seguire le sue lezioni, mentre il grande capo Barbaro vi inizierà alla danza propiziatoria per la vittoria dei giochi e, per chi interessato, visita della Corte (Rocca di Mondavio ) aiutati e consigliati dai castellani di fiducia. A seguire consegna costumi per la grande serata presso la Dimora Villa Palombara. Pranzo libero **. Appuntamento per tutti alle 16.30 pe’ la sfida tra le contrade, fra scontri e giochi. Poi alle 19,30 appuntamento a lo Gran Cenone a Corte de lo Duca e lo gran Cenone a lo campo de li Barbari. Grande lo magiare pe li voti stomaci et le gole arse. Musica, animazione, balli e incantesimi, insieme alle damigelle e ai cavalieri e li balli e le grida de i Lupi…Prima dello arrivo del nuovo anno scenderanno li Barbari da lo loro forte e ci sarà il duello finale tra i Campioni. Soltanto uno arriverà a vedere la mezzanotte e le sorprese di fuoco, ascoltare musiche che, come in una favola, si confonderanno con la magica oscurità. Durante la notte Mago Padril insieme allo grande Druido Barbaro preparerà un infuso magico per tutti, così da far risvegliare li invitati da qualsiasi torpore. Notte lunga e magica durante la quale si ballerà, si faranno danze barbare e si festeggerà il nuovo inizio.
01/01: dopo la colazione il Signore della corte offrirà uno spuntino veloce e un bicchiere del suo miglior vino per brindare con gli amici che spera di rivedere nel tempo a venire…perché il tempo passerà, ma il Medioevo rimarrà sempre lo stesso tra leggenda, storia, tra la nostra e la vostra fantasia!

Info presso agenzia o  //www.villapalombara.it/

Dimora Storica: nel 1534 al Duca Della Rovere di Urbino venne ceduta, dall’ Abate di San Lorenzo in Campo, la tenuta di Castelvecchio. Alla morte dell’ ultimo Duca Della Rovere questa passò al dominio diretto dello Stato Pontificio, mentre la grande proprietà terriera rimase in eredità alla figlia di Francesco II, Vittoria Della Rovere che, in seguito, la cedette ai principi Barberini. In questa tenuta sorgeva, sulle rovine di un antico convento,"La Palombara", un grande casale, colonia del principe Enrico Barberini e della moglie Teresa per la sua ottima posizione collinare. Un luogo di pace e bellezza completamente immerso nella natura da cui è visibile l’ azzurro del vicino mare Adriatico, da cui dista solo 7 Km. Situata al centro del territorio contornato dai castelli medievali di Mondavio, Corinaldo, Mondolfo, Monte Porzio e vicinissima alle città romaniche di Fano e Senigallia, offre un itinerario storico – culturale che abbraccia un ampio periodo del nostro passato. Le camere de La Palombara esprimono tutte un gusto raffinato e ricercato: mobili d’ epoca,tessuti pregiati, tappeti ed arazzi originali, mattoni e travi a vista
Monteporzio: malgrado i numerosi ritrovamenti nel territorio, risalenti all’età della pietra o al periodo romano, è solamente con i Galli Senoni che Monte Porzio entra nella storia ma è la famiglia dei Monte Vecchio, a partire dal 1400, a influenzare l’attuale impostazione architettonica, costruendo l’omonimo palazzo e l’intero complesso monumentale del centro storico.L’altro polo del Comune è Castelvecchio, il cui nome deriva dalla sua vecchia Rocca (o Castello), più volte restaurata e trasformata. Anche il centro abitato si è sviluppato nel quattrocento con l’arrivo dei conti di Montevecchio.Pur essendo oggi frazione di Monte Porzio, Castelvecchio ha una storia ben diversa, con i Della Rovere prima, con i Barberini poi. A questi ultimi si deve anche la costruzione nel XIX secolo della nuova chiesa parrocchiale di Sant’Antonio di Padova, che conserva tre altari della chiesa originaria e due opere di notevole interesse artistico: la pala maggiore e la Passione di Cristo.L’elemento più importante del paese è senz’altro il palazzo Barberini, che svetta sul centro abitato dominando case e poderi circostanti, simbolo della potenza dei Barberini, ai quali faceva capo tutto il paese. Il palazzo, in origine si presentava a pianta quadrangolare con fossato, torri angolari poligonali, forti scarpature, beccatelli e merlature, bocche da fuoco circolari, ha oggi un aspetto meno guerriero dopo la trasformazione degli ultimi secoli, quando i Barberini ne hanno fatto il fulcro dell’estesa proprietà agraria.All’interno il palazzo si compone di diverse parti. La residenza nobiliare vera e propria si sviluppa su due piani, con numerose stanze, talune con volte affrescate, e servizi organizzati intorno ai cortili, il principale dei quali con cisterna, l’altro più ridotto. Particolarmente interessante lo studio, dove si conservano numerosi volumi e documenti di famiglia. Alle pareti due piante della proprietà: una del 1696 l’altra indicante i confini, le varie colture, le dimore rurali, i tiponimi, gli edifici più rappresentativi dell’ampio territorio sul Cesano di pertinenza dei principi Barberini. Di grande interesse anche l’archivio con i numerosi registri dell’amministrazione agraria.

Borghi Medievali vicini
Mondavio, piccolo e lindo paese dell’entroterra Pesarese, antico borgo medievale, ricco di verde e di fiori. Visitarlo significa rivivere un momento storico affascinante, ritrovare testimonianze architettoniche intatte, scoprire un panorama fortemente suggestivo, immergersi all’ombre di secolari giardini, respirare aria salubre a pieni polmoni, ascoltare gli antichi silenzi che vicoli, case ed angoli caratteristici offrono a tutti. Il vocabolo Mondavio si riscontra la prima volta in un documento del 1178 e quindi persiste al probabile passaggio di S. Francesco. Ma tante furono le dinastie che si succedettero: Malatesta,Federico di Montefeltro, Della Rovere. Oggi Mondavio è un comune di 3900 abitanti, verde e nello stesso tempo misterioso con tutta la sua storia e tradizione
Corinaldo, sorge agli inizi del secondo millennio in seguito al diffuso fenomeno dell’incastellamento e si costituisce in libero comune tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo, parteggiando alternativamente per la fazione guelfa e quella ghibellina. Nel trecento nasce il governo signorile, prima ghibellino, poi guelfo e di nuovo ghibellino sotto Nicolò Boscareto.Tante altre dinastie si succedettero: la Chiesa, Francesco Sforza..Situato al confine tra le province di Pesaro e Ancona, il borgo medievale è particolarmente attraente per le testimonianze storiche intatte e il particolare fascino storico capace di far viaggiare nel tempodi sport come campi da tennis coperti, pattinaggio, pidcina coperta, scuole sci e alpinismo, sale giochi.
Per arrivare:
DA SUD Autostrada A14 Taranto/Bologna
DA NORD Autostrada A14 Bologna /Ancona
uscita: uscita: Marotta – Mondolfo – dx direzione Monteporzio – Castelvecchio di Monteporzio

Quotazioni vantaggiose per gruppi di min. 15 pax
TRANSFER da FSS/APT alla Dimora su richiesta/ TRANSFER da altre Dimore a Villa Palombara su richiesta
Importante: L’organizzazione e regia del Capodanno Medievale è della Pazza Idea agenzia viaggi . ringraziamo per la collaborazione la Dimora Storica Villa Palombara di Castelvecchio di Monteporzio

Articolo Pubbliredazionale
Pubblicato Mercoledì 31 dicembre, 2008 
alle ore 15:43
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