«Pesaro è a fianco di Rafah e per un cessate il fuoco immediato su Gaza». Lo ricordano, a nome dell’Amministrazione comunale, l’assessora alla Crescita e alla Gentilezza Camilla Murgia e il presidente del Consiglio comunale Marco Perugini nel sottolineare il recente impegno del Comune a sostegno di Mohammed AbuSenjer, giovane musicista della città palestinese della Striscia con cui Pesaro è gemellata e a cui il sindaco Matteo Ricci aveva dedicato il riconoscimento «della nostra Capitale italiana della cultura (insieme a Kharkiv, in Ucraina), per una cultura della Pace».

«Il Comune di Pesaro è da sempre in prima linea per i diritti umani – dicono Murgia e Perugini – e, come più volte espresso, vicino alla città di Rafah tra le prime città gemellate con la nostra. Nelle ultime settimane con l’escalation di violenza sui civili, come Consiglio comunale abbiamo votato una mozione urgente su Gaza, che precedeva quella presentata in Parlamento di questi giorni».

«Oltre agli appelli per la Pace e il rispetto della vita e dei diritti umani – aggiungono – abbiamo colto la segnalazione da parte di alcune associazioni riguardo la storia di Mohammed AbuSenjer, ragazzo e musicista palestinese di Rafah, oggi sotto le bombe, che ha partecipato al progetto Erasmus+ WemusicC, scambio artistico internazionale, in cui anche Pesaro era partner. In autunno la delegazione internazionale è stata proprio nella nostra città per la parte finale del progetto e Mohammad non ha potuto partecipare; nei giorni seguenti la situazione è poi precipitata. La rete di associazioni ha continuato a tenere aperti i contatti con Mohammed, che sogna di poter lasciare i territori di guerra e continuare nella sua passione: suonare».

Dopo aver conosciuto questa storia, l’assessora Murgia e il presidente del Consiglio comunale Perugini si sono subito attivati: «Abbiamo provato a contattare il Consolato d’Italia a Gerusalemme per capire se ci fosse qualche possibilità di trasferimento fuori da Gaza per Mohammed, anche tramite una lettera di invito ufficiale da parte dell’Amministrazione. Nonostante diversi confronti intercorsi, la situazione a Gaza – e oggi anche e soprattutto a Rafah – è drammatica e non è possibile intercedere in nessun modo per trasferire Mohammed o per salvare chiunque, anche bambini. Ci sono corridoi umanitari attivi che danno precedenza a donne e minori ma al momento anche per loro risulta una situazione complessa». Murgia e Perugini, continuano a chiedere, «un cessate il fuoco su Gaza, uno stop agli interventi bellici per salvare la popolazione civile sotto le bombe, Mohammed, tutti coloro che non hanno la possibilità di rifugiarsi in nessun luogo».

Sabato 17 febbraio, alle ore 10, nella sala del Consiglio comunale (piazza del Popolo 5, 2° piano), ospiteremo a Pesaro “In dialogo per una Cultura di Pace”: incontro di lancio per la giornata di mobilitazione nazionale che si terrà il 24 febbraio promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo, sostenuta da Comune di Pesaro e Ali per chiedere il cessate il fuoco in Palestina ed in Ucraina e per dire NO a tutte le guerre e NO al riarmo. Perché «La cultura può essere la base della libertà, della pace e della democrazia: un messaggio che da Pesaro, e attraverso la nostra Capitale italiana della cultura, vogliamo divulgare in tutto il mondo», ha ricordato il sindaco Matteo Ricci, che sarà presente all’iniziativa insieme al segretario generale CGIL Maurizio Landini. Tra gli interventi confermati anche: Fabrizio Battistelli, Raffaella Bolini, Lisa Clark, Filippo Giuffrida, Emiliano Manfredonia, Giulio Marcon, Alfredo Scognamiglio, Francesco Spinozzi, Silvia Stilli, Mao Valpiana.

Diretta streaming, info e iscrizioni su www.retepacedisarmo.org e retepacedisarmo.org/evento/in-dialogo-per-una-cultura-di-pace/.