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Rilevati undici casi di dengue tra Fano e San Costanzo

Al via le disinfestazioni a partire dalla mezzanotte di sabato 14 settembre

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Si è riunito ieri pomeriggio il Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie (GORES) per i casi di dengue confermati nella zona di Fano. Sono 11 in tutto di cui 10 a Fano e uno a San Costanzo (PU): uno di loro presenta una storia di viaggio in area endemica.

La AST di Pesaro Urbino ha messo in atto tutte le azioni di sanità pubblica previste: la sensibilizzazione dei medici territoriali ed ospedalieri, l’indicazione al comune di mettere in atto interventi mirati di disinfestazione, e l’eventuale posizionamento delle trappole di cattura delle zanzare per verificare l’efficacia della disinfestazione.

La dengue infatti non si trasmette da uomo a uomo, sono le zanzare infette che possono trasmettere l’infezione. In Italia non è presente la zanzara più efficace nella trasmissione della dengue, la Aedes Aegypti, tipica delle regioni tropicali, che però può essere trasmessa (in modo meno efficiente) anche dalla zanzara tigre.

A distanza di poco meno di una settimana dalla puntura possono comparire febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito, rash cutaneo. Molto raramente possono verificarsi difficoltà respiratorie e insufficienza multiorgano, mentre nel 75% dei casi la malattia è asintomatica. Non esiste un trattamento specifico e nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Esiste un vaccino ma è indicato solo per chi si deve recare nei paesi dove la dengue è endemica per un periodo superiore alle tre settimane, ai lavoratori italiani che risiedono nelle zone ad alto rischio infezione e a coloro che hanno già contratto la malattia.

Importante è la disinfestazione nelle case private e proteggersi dalle punture. E’ consigliabile quindi indossare maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci. Va eliminato ogni ristagno di acqua, come quello dei sottovasi, di bidoni e vasche. Le raccolte che non sono rimovibili vanno coperte per evitare deposizione di uova da parte delle zanzare, o va effettuato un trattamento antilarvale con semplici prodotti disponibili in commercio.

Come da prassi il Centro trasfusionale ha indicato che, in caso di donazione di sangue, sia per i donatori di Fano che per quelli che sono stati a Fano anche per poche ore, venga effettuato il test per Dengue. Il GORES monitora la situazione con il supporto del Dipartimento di Prevenzione della AST e dal Servizio di Virologia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche.

Sul caso è intervenuto il sindaco di Fano, Luca Serfilippi: 

“Ci tengo innanzitutto a rassicurare i cittadini: non c’è nessun coprifuoco, quindi tutti possono tranquillamente uscire di casa, andare al bar, al ristorante, con le attività che rimarranno regolarmente aperte. Voglio spegnere l’allarmismo che si è diffuso, fornendo tutte le garanzie”. Il sindaco Serfilippi fa il punto sulla situazione che riguarda i casi di zanzara dengue che sono ufficialmente 6 a cui se ne potrebbero aggiungerne altri nelle prossime ore, evidenziando l’attività dell’amministrazione nel seguire le direttive fornite dall’Ast.

Serfilippi illustra poi il programma delle disinfestazioni che, considerando le avverse condizioni meteo, inizieranno “dalla mezzanotte di sabato nelle zone di Vallato, Centinarola e nel centro storico, ovvero quelle aree in cui sono stati confermati i casi e proseguiranno fino a domenica notte. Questa mattina abbiamo approvato una variazione urgente di bilancio per disporre di ulteriori 5.000 euro, che si aggiungono ai 5.000 già previsti, al fine di coprire i costi necessari e incaricare altre ditte. È evidente che in tre giorni non riusciremo a completare tutte le aree, perciò procederemo con l’espansione alle zone limitrofe nei giorni successivi, per portare avanti un’azione completa ed efficace”.

Serfilippi motiva la scelta sulle zone da trattare con i criteri stabili dall’Ast che in un primo momento “ci ha chiesto di intervenire con una disinfestazione nei 200 metri intorno all’abitato di Centinarola, dove è stato registrato il primo caso. Quando si sono verificati altri positivi, l’Ast ci ha consigliato di agire in tutta l’area urbana, ossia la zona attorno al centro storico fino all’autostrada, con Gimarra a nord e il Fiume Metauro a sud. Qualora emergessero nuovi persone infette fuori da questo perimetro, estenderemo la disinfestazione ad altre aree, come Bellocchi, Fano Sud, Fosso Sejore o Carrara-Cucurrano”.

Prosegue poi spiegando: “Questa mattina ho convocato il COC alle 8:30 per fare il punto con l’Ast. Durante l’incontro, la dottoressa Pesaresi ci ha indicato la necessità di prestare particolare attenzione a Casa Archilei e al canale Albani, poiché l’acqua stagnante in queste zone facilita la proliferazione delle zanzare”.

Il primo cittadino esprime rammarico per l’atteggiamento di un consigliere comunale di opposizione, candidato sindaco ed ex vicesindaco, che ha strumentalizzato l’emergenza per attaccare l’amministrazione: “Evidentemente, non ha altro argomento che speculare sulle paure della gente. Dopo l’esperienza del Covid-19, è normale che le persone siano spaventate quando sentono gli avvisi degli altoparlanti. Una parte della popolazione non ha accesso a internet e deve essere informata attraverso questi mezzi. Personalmente, non mi sono mai permesso, né durante l’emergenza Covid né durante quella della bomba, di criticare il sindaco Seri o la precedente amministrazione. Al contrario, in quei momenti ero nella scuola di Bellocchi a preparare le brandine per gli sfollati. Spero che chi ha un ruolo politico dimostri maggiore spirito collaborativo e diffonda meno disinformazione”.

In conclusione, Serfilippi ha sottolineato “l’importanza della collaborazione dei cittadini”, assicurando che tutte le informazioni verranno comunicate tempestivamente sui canali social del sindaco e del Comune di Fano.

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