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Opere compensative dell’A-14, nuova dimostrazione a Pesaro

"Sono opere necessarie alla viabilità di Pesaro, di Vallefoglia e della provincia tutta"

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Palmiro Ucchielli, Andrea Biancani e Giuseppe Paolini

A due settimane di distanza, il sindaco Andrea Biancani non molla e torna davanti al casello autostradale di Pesaro per ribadire l’urgenza dell’avvio dei lavori delle opere compensative dell’A14. «Siamo qui nuovamente, perché sono trascorsi 13 giorni e nulla si è mosso. È un silenzio grave perché dopo aver inviato due lettere al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione Marche e a Società Autostrade, dopo l’interrogazione parlamentare presentata dagli onorevoli Augusto Curti e Irene Manzi, dopo la mozione urgente approvata dal Consiglio comunale a marzo 2025 per chiedere l’inizio dei lavori e dopo la manifestazione del 12 giugno che abbiamo fatto sempre insieme alla Provincia e a Vallefoglia nessuno ha avuto nemmeno la correttezza istituzionale di dare una risposta rispetto ad opere strategiche per il nostro territorio; opere su cui – lo sottolineo – c’è già un accordo firmato e risorse stanziate».

Al fianco del sindaco Biancani, stamattina a pochi metri dalla rotatoria del casello, c’erano il presidente della provincia Giuseppe Paolini e il sindaco di Vallefoglia, Palmiro Ucchielli. Insieme, hanno denunciato «il mancato inizio dei lavori alle opere compensative dell’A14 che sarebbero dovute partire entro dicembre 2024: la Circonvallazione di Santa Veneranda; il potenziamento della S.P.423 Urbinate; la rotatoria di Borgo Santa Maria; la nuova bretella di Adduzione Ovest di Pesaro sud (c.d. Bretella Fratelli Gamba); l’ampliamento a 4 corsie della strada Interquartieri».

«Sono opere necessarie alla viabilità di Pesaro, di Vallefoglia e della provincia tutta – continua Biancani – come riporta anche l’accordo siglato nel 2013 tra il Comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro e Urbino, la Regione Marche e la Società Autostrade che prevedeva 74 milioni di risorse per realizzare gli stessi. Una somma aumentata a 170 milioni con il nuovo schema di convenzione del 2024».

«Gli interventi che stiamo chiedendo – incalza il sindaco -, vanno al servizio dell’intera comunità provinciale, sono opere viarie strategiche per i cittadini e per il territorio. Pensate anche all’urgenza dettata dall’avvio del cantiere per l’ospedale di Muraglia annunciato dalla Regione, che avrà una valenza provinciale. Spingere Società Autostrade e il Ministero a dare il via ai lavori è un tema che non ha un colore politico e che deve essere affrontato insieme, in particolare, alle associazioni di categoria che purtroppo questa mattina non erano presenti nonostante il nostro invito. A loro lancio l’appello a scendere in campo, uniti, perché ogni volta che io e miei colleghi qui presenti facciamo visita alle imprese, le questioni che queste ci sollevano sono due: la pressione fiscale e le infrastrutture. Le associazioni che rappresentano il tessuto produttivo del territorio sono una voce importante».

Il sindaco rimarca che la causa principale del blocco ai lavori, «è dovuta al fatto che il Ministero non ha ancora approvato il Piano economico finanziario dentro al quale rientrano anche le opere ordinarie di Pesaro; il problema sta qui. Com’è possibile inserire le 5 opere “compensative” di Pesaro nella progettualità di Grandi opere come il Passante di Bologna o il Ponte sullo stretto di Messina (che rimarranno bloccate fino a data da destinarsi)? Qualcuno ha sbagliato ed è un errore a cui occorre rimediare in tempi rapidi, le nostre opere sarebbero potute partire se non fossero state inserite tra le opere “eccezionali” dello Stato».

Biancani pone poi il tema dello spreco delle risorse pubbliche: «Chi e con che soldi si sta pagando il campo base di Santa Veneranda, ad oggi deserto? Chi e con che soldi si stanno pagando l’occupazione temporanea delle aree da espropriare? Sono risorse che stanno erodendo i 170milioni destinatati a realizzare le opere di Pesaro? I 74 milioni precedentemente stabiliti sono già stati approvati dal Ministero e sono quindi disponibili e pronti per essere spesi. Di questi, 6 milioni sono stati utilizzati per la realizzazione della circonvallazione di Muraglia e, quindi, i 68 milioni disponibili possono essere utilizzati sin da subito per avviare almeno una parte delle cinque opere che mancano all’appello. Le risorse le abbiamo ma per qualche motivo, che ancora non riesco a spiegarmi, tutto rimane fermo».

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