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Si apre la stagione 2025/26 del teatro Sanzio di Urbino

Domenica 19 ottobre con "Rosencrantz e Guildenstern sono morti"

"Rosencrantz e Guildenstern sono morti"

Domenica 19 ottobre si apre il sipario sulla stagione del Teatro Sanzio di Urbino, nata dalla rinnovata collaborazione tra il Comune di Urbino e l’AMAT, con il contributo della Regione Marche e del MiC. Lo spettacolo inaugurale è Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, in scena al termine di una residenza di riallestimento in questi giorni al Sanzio che si conferma luogo accogliente per le compagnie in vista dei debutti.

Lo spettacolo, giocoso, dinamico, dal sapore del teatro di strada, popolare – nel senso più shakespeariano del termine – vive con un cast d’eccezione che vede Francesco Pannofino e Francesco Acquaroli nei ruoli di Rosencrantz e Guildenstern, due perfetti clown/avventurieri, capaci di rendere indimenticabili, ancora una volta, questi due personaggi straordinari, affiancati da Paolo Sassanelli, interprete ideale per guidare con ironia, carisma ed allegria la compagnia di comici erranti e con Andrea PannofinoChiara Mascalzoni.

“Con questo allestimento – racconta il regista Alberto Rizzi – vorrei presentare al pubblico uno spettacolo nuovo, divertente, che mescoli l’umorismo inglese di parola, alla comicità fisica della Commedia dell’Arte. Ho sempre pensato che fosse geniale l’idea di Tom Stoppard di spiare Amleto dal buco della serratura, di guardarlo attraverso i due clown, i due guitti, Rosencrantz e Guildenstern, e di trasformare la più grande tragedia di tutti i tempi in una farsa sull’esistenza umana”.

Da oltre sessanta anni Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard viene rappresentato in tutto il mondo ed è diventato un classico amato e apprezzato del teatro contemporaneo. Rosencrantz e Guildenstern quando guardano l’intera vicenda del principe danese ne colgono soltanto i tratti surreali e farseschi. Stoppard, del resto, è noto al grande pubblico per aver scritto la sceneggiatura di Shakespeare in love dove si intrufolava nel dietro le quinte di Romeo e Giulietta, mentre con Rosencrantz e Guildenstern sono morti si butta a capofitto nel backstage dell’Amleto. Prende, infatti, due personaggi secondari dell’Amleto di Shakespeare, Rosencrantz e Guildenstern, e ne fa i protagonisti di una commedia dai toni bizzarri. Al centro della messinscena una grande macchina scenica, un marchingegno medievale che mescola il teatro/carro della Commedia dell’Arte con il palcoscenico a due piani tipico del teatro elisabettiano; una scenografia giocosa e mutevole, in continuo movimento, che si trasforma ora in teatro, ora in castello, ora in nave. Anche i costumi d’epoca possono essere trasformati e alterati, in una dinamica che continua a esplicitare il teatro dentro il teatro.

La scena dello spettacolo – che sarà ancora nelle Marche il 1 novembre al Teatro Piermarini di Matelica – è di Luigi Ferrigno, le musiche di Natale Pannofino, la produzione de Gli Ipocriti Melina Balsamo, in collaborazione con Ippogrifo Produzioni e Comune di Verona-Estate Teatrale Veronese ETV, in accordo con Arcadia & Ricono Ltd, per gentile concessione di United Agents Ltd Tom StoppardRosencrantz e Guildenstern sono morti traduzione di Lia Cuttitta pubblicato in Italia da Sellerio editore.

Inizio spettacolo ore 17. Informazioni botteghino del Teatro Sanzio 0722 2281, AMAT 071 2072439, www.amatmarche.net.

AMAT
Pubblicato Venerdì 17 ottobre, 2025 
alle ore 17:13
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