Al Teatro Rossini Shel Shapiro ex leader dei Rokes
Spettacolo musicale dedicato agli anni Sessanta quello in programma al teatro Rossini, alle ore 21, la sera di domenica 25 gennaio: protagonista Shel Shapiro, icona della musica rock (qui con una magnifica band). Coadiuvato dalla penna sagace di Edmondo Berselli e con la regia di Ruggero Cara.
Shel Shapiro ex leader dei Rokes, idolo di un’intera generazione, icona di produzioni musicali e autore di grandissimi successi sempre alla ricerca di nuovi spazi in cui cimentarsi per esprimere la sua arte, spinto dall’”amore per la musica” ha avviato un nuovo capitolo della sua storia.
Con Edmondo Berselli, editorialista e acuto commentatore di fatti sociali e culturali del nostro paese (nel suo libro “Canzoni” ha tracciato tra l’altro un ritratto della società italiana dagli anni ‘50 ad oggi attraverso la musica leggera) ha deciso di riproporre, con uno spettacolo, “il clima di un’epoca, lo spirito del tempo, l’intera psicologia di chi ha attraversato i decenni dai primi anni Sessanta in poi”; ripercorrendo – con lo strumento popolare delle canzoni e con la voce e il volto di uno storico protagonista (lo stesso Shapiro) – gli anni Sessanta, l’esplosione del beat, il suo arrivo in Italia e le trasformazioni che accolsero l’esplosione del ’68.
Una vera e propria opera rock, realizzata con la regia di Ruggero Cara e fuori dai canoni del revival, dove Shel Shapiro, accompagnato da una band di altissimo livello, alterna passi celebri del rock-pop con i suoi bellissimi e indimenticabili successi. Senza retorica e soprattutto senza aver perso il gusto per la provocazione. Sullo sfondo di una scenografia essenziale prendono così forma i Platters, i Rolling Stone, Bob Dylan, i Pink Floyd, Elvis Presley, i Nomadi, gli stessi Rokes con Shapiro e naturalmente alcune delle canzoni che hanno trasformato Shapiro in “cult” (“Che colpa abbiamo noi", "E’ la pioggia che va", "C’è una strana espressione nei tuoi occhi", "Piangi con me", "Bisogna saper perdere", ecc.). E con loro i fermenti, le speranze e le trasformazioni sociali e culturali (nel fare musica, nello stare insieme) che hanno caratterizzato quegli anni e influenzato anche i decenni successivi. “Per dire come eravamo, e per vedere come siamo diventati, – commenta Berselli nelle note dello spettacolo – sapendo che quei tempi non torneranno, ma li si può fare rivivere, risentire, in modo che ci appartengano ancora, e che li sentiamo ancora nostri”.
Bravissimi i musicisti che nella splendida scenografia accompagnano Shel Shapiro: Alessandro Giuliani alla tastiera-fisarmonica-voce; Daniele Ivaldi alle chitarre; Luigi Mitola alle chitarre-dobro-mandolino; Mario Beluscio al basso; Ramon Rossi alla batteria.
Nella serata di venerdì 23 gennaio è prevista la partecipazione di Shel Shapiro su RAI 1 nel corso della trasmissione “Ciak si canta”.
Lo spettacolo è fuori abbonamento. I biglietti per i posti disponibili saranno messi in vendita sabato 24 gennaio alla biglietteria del teatro Rossini (tel. 0721387621) con orario 9.30-12.30/16.30-19.30 e poi dalle ore 20.30 fino all’inizio dello spettacolo.
Dal Comune di Pesaro
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