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Crisi: più tutele alle imprese del commercio e del terziario

Soddisfatti i responsabili Confcommercio e Confesercenti per l’esito del
tavolo di concertazione sullo sviluppo, promosso dell’Ente provinciale:
In primo luogo -spiegano il direttore Confcommercio Amerigo Varotti e
il presidente provinciale Confesercenti Alfredo Mietti..


ci è sembrato un
segnale importante aver riunito intorno a un tavolo tutte le istituzioni
-Regione, Camera di Commercio e Comuni- oltre a istituti di credito e
parti sociali. Questa unità d’intenti, infatti, è fondamentale per
affrontare l’attuale congiuntura economica, nella quale tutti sono
chiamati a fare la loro parte. Significativo, inoltre, che le
istituzioni locali non si siano limitate ad illustrare le misure
adottate a livello nazionale, ma abbiano assunto, anche sul territorio,
impegni precisi a tutela di imprese e lavoratori”
.

Oltre a ricordare l’intervento messo in campo dalla Provincia -300.000
euro per le famiglie e 250.000 euro per le imprese- i responsabili delle
associazioni apprezzano anche la decisione della Regione Marche di
istituire un fondo di 10 milioni di euro a favore delle aziende –al
quale ha aderito anche la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino con
risorse proprie- e un ulteriore fondo di 5 milioni di euro per i
lavoratori colpiti da disoccupazione o mobilità.

“Nel sollecitare anche
i Comuni –là dove non si sia già provveduto- ad avviare analoghe azioni
di sostegno
–continuano Varotti e Mietti- ricordiamo che in base ai dati
forniti dalla Camera di Commercio, sono 12.000 le imprese della
provincia che contano almeno un dipendente. Un numero che anche in
questi ultimi due anni è aumentato di ben 400 unità. Fra queste, le più
penalizzate sono le aziende del commercio e del terziario che non hanno
mai usufruito degli ammortizzatori sociali –cassa integrazione o
mobilità- e non ne usufruiranno neanche ora che i benefici sono stati
estesi alle piccole imprese dell’artigianato”.

Proprio alle imprese del commercio e del terziario Confcommercio e
Confesercenti chiedono di destinare parte delle risorse attraverso i
confidi, che erogano finanziamenti, e gli enti bilaterali, che con il
decreto anticrisi possono anche dare sostegno al reddito. Infine, un
ammonimento alle banche: “In questo momento di crisi generale
–concludono Varotti e Mietti- non possono tutelare solo se stesse, ma
essere consapevoli di ricoprire un ruolo fondamentale nel traghettare
aziende e famiglie fuori dalla crisi”.

Da Confesercenti e Confcommercio Pesaro Urbino

Redazione Pesaro Notizie
Pubblicato Sabato 24 gennaio, 2009 
alle ore 16:30
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