La Cgil passa al contrattacco e avvia una fase di mobilitazione e consultazione (da febbraio ad aprile) tra i lavoratori e i pensionati contro la riforma dei contratti siglata il 22 gennaio 2009 da governo, Confindustria, Cisl, Uil e Ugl.

Contenuti e modalità saranno discussi GIOVEDI’ 12 febbraio, alla Casa del Popolo di Villa Fastiggi (ore 9.30), in un’assemblea alla quale parteciperanno centocinquanta quadri e delegati del maggior sindacato della provincia (54 mila iscritti).

“E’ un atto gravissimo aver varato quella riforma senza la nostra firma– denuncia la Cgil – perché rispetto alle varie “intese separate” degli ultimi tempi, il 22 gennaio sono state riscritte le regole della contrattazione che ricadranno su milioni di lavoratori senza tener conto delle obiezioni del maggior sindacato (5 milioni e mezzo di iscritti).  
A Villa Fastiggi saranno analizzate le motivazioni che hanno determinato questa divisione, ma soprattutto verranno elaborate le contromosse e le strategie “per non lasciare soli i lavoratori davanti all’impresa, costretti a subire limitazioni di diritti e tutele in nome di un accordo che indebolisce la contrattazione, non garantisce il recupero dell’inflazione per salari e pensioni, limita l’autonomia delle categorie e il diritto di sciopero”

La Cgil, chiamando a raccolta i suoi quadri e delegati vuole denunciare  la scorrettezza di chi ha voluto deliberatamente dividere il sindacato sottolineando anche che il “nuovo” modello di contrattazione non è certamente “innovativo” perché teso a ridisegnare un modello di  sindacato come “gestore di servizi” svuotandolo del suo ruolo più importante che è quello di negoziazione. Questi in sintesi i motivi del NO all’accordo.

Sarà anche affrontato il tema della crisi economica e dell’occupazione. Sono più di 6.000 i posti di lavoro persi nella nostra provincia nel 2008. Un numero destinato a salire. La Cgil chiede misure più forti e adeguate per arrestare un’emorragia di posti di lavoro che si aggrava giorno dopo giorno.

Da CGIL Marche