Cgil: venerdì sciopero metalmeccanici e funzione pubblica
Sciopero generale venerdì 13 febbraio indetto dalle due più grandi categorie della Cgil: la Funzione Pubblica e la Fiom (federazione dei metalmeccanici) contro l’inadeguatezza del governo nell’affrontare la crisi del Paese, contro un’idea di divisione tra lavoratori pubblici e lavoratori privati che, con la complicità di Cisl e Uil, il governo sta portando avanti, stravolgendo le regole della contrattazione che però ha ricevuto il no del più grande sindacato italiano.
“Noi crediamo – dice Simona Ricci segretaria generale Fp Cgil provinciale – che soprattutto in questa fase di gravissima crisi occorra adottare provvedimenti che riducano il carico fiscale su salari e stipendi e conquistare un modello contrattuale unico che difenda meglio le retribuzione dei lavoratori pubblici e privati e che non divida i lavoratori come invece sta accadendo”.
“Il 9 e il 10 febbraio si è svolto anche nel nostro territorio –prosegue- il referendum promosso dalla Fp Cgil tra le lavoratrici e i lavoratori dei ministeri, del parastato e delle agenzie fiscali per dire No al contratto 2008/09 sottoscritto solo dal ministro Brunetta con Cisl, Uil e autonomi. Un contratto che noi definiamo “truffa”, che riconosce un vergognoso incremento di 40 euro al mese netti pari alla Social Card del ministro Tremonti.‘
I primi risultati del voto ci stanno dando ragione: c’è stata una grande partecipazione dei lavoratori pubblici: oltre 400 su 1.100 aventi diritto, un numero pari a quasi tre volte gli iscritti alla nostra sigla sindacale, con una schiacciante vittoria del NO al contratto pari al 92 per cento. Particolarmente significativo il dato del Tribunale e della Procura di Pesaro che ha visto una partecipazione al voto pari all’87 per cento e il con il 94 per cento di no al contratto.
All’Inps ha votato il 47 per cento dei lavoratori (per il no il 92%), alla Soprintendenza di Urbino il 45% ( 91% di no). Al Tribunale di Urbino ha votato più del 67% dei dipendenti: il no ha ottenuto il 100 per cento dei voti.
Sul piede di guerra anche i metalmeccanici della Fiom che venerdì 13 si asterranno dal lavoro contro la riforma del modello contrattuale siglata il 22 gennaio da governo, Confindustria, Cisl, Uil e Ugl, ancora una volta senza la Cgil.
“L’accordo separato – spiega il segretario provinciale Fiom Giorgio Orazi– è molto grave perché le regole generali sulla contrattazione sono state decise solo da alcuni sindacati e senza prima aver consultato i lavoratori”.
Anche i metalmeccanici chiedono un referendum tra i lavoratori e le lavoratrici perché l’accordo imposto oltre che non democratico rappresenta un attacco ai diritti di una gravità inaudita.
La manifestazione si svolgerà a Roma. Per informazioni sui pullman: 0721.4201
E sulla riforma separata dei contratti, domani 12 febbraio, a Villa Fastiggi, assemblea provinciale dei quadri e delegati della Cgil.
Da CGIL Pesaro
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