Fano: pienone a Teatro per ‘La parola restituita’, sulla salute mentale
450 gli spettatori che ieri sera si sono riuniti al Teatro della Fortuna di Fano per il debutto dello spettacolo “La paralo restituita”, sul tema della Salute Mentale, che il Teatro Aenigma ha prodotto a conclusione di un percorso di creazione artistica con i fruitori dei Servizi di Sollievo “Dialogando” negli Ambiti Territoriali Sociali di Fano e Fossombrone.
Quattordici gli attori in scena, diretti dalla mano esperta di Vito Minoia, regista della Compagnia Aenigma e docente universitario a Urbino (già premiato più volte per l’impegno profuso per lo sviluppo e la qualità del Teatro Sociale in Italia) coadiuvato dal poeta e drammaturgo Piero Ristagno, dalla videoartista Maria Celeste Taliani e dall’attore Paolo Polverini che ha anche accompagnato con musiche di organetto dal vivo l’evolversi della rappresentazione.
“L’opera, dedicata al Trentennale della Legge 180 – dichiara Minoia – ha voluto ricordare a tutti il lavoro significativo di Franco Basaglia che ha segnato l’inizio di una nuova era della Psichiatria, fondata su approcci diagnostici e terapeutici più evoluti, e l’origine di una nuova visione della malattia mentale, caratterizzata dalla non discriminazione del malato e dall’assoluto rispetto della sua dignità di persona”.
In un recente testo pubblicato da Nico Pitrelli, Basaglia viene ricordato come “l’uomo che restituì la parola ai matti”. Da qui il titolo dello spettacolo, giocato su due registri: il primo, di narrazione di quelle ‘cronache del cambiamento’, ben restituisce il clima degli anni della riforma basagliana; il secondo, più poetico, è giocato dai partecipanti all’esperienza teatrale con il loro vivo desiderio di ‘esserci e far sentire la propria voce’, superando barriere comunicative e pregiudizi di esclusione sociale. A livello poetico, attraverso la mediazione di proiezioni, dipinti eseguiti dal vivo, musiche, canti, danze, si sono fatte ‘corpo’ e ‘luce’, “Parole date, sudate, amate, sofferte, patite, cercate, tradite, custodite”. “Siamo fatti di terra e di aria – citava il testo detto da uno degli interpreti – L’aria malata appesta la vita, quella pulita l’esalta. Uomini, legati a uomini, costretti dalla parola a farsi forti dell’altro”.
Tutto il Teatro, con viva emozione ed un lunghissimo applauso di oltre dieci minuti a conclusione della rappresentazione, si è stretto intorno ai quattordici attori, che vogliamo ricordare con nome e cognome, senza nessun intendimento pietistico, ma per incoraggiare lo sviluppo ed il potenziamento, anche dal punto di vista professionale, di una esperienza sentita da tutti come ‘necessaria’.
“La parola restituita”, con Raniero Bastianelli, Cinzia Cecchini, Andrea Damiani, Lara Falcioni, Antonella Ianneo, Mauro Inserra, Ibtissam Kasmi, Elena Minciotti, Paolo Polverini, Piero Ristagno, Walter Rossignolo, Antonello Santi, Daniele Silvestrini, Pinella Vecchi.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Associazione Libera.mente, la Cooperativa Labirinto, la Cooperativa Crescere e il finanziamento della Regione Marche – Giunta Regionale, Assessorato ai Servizi Sociali e Immigrazione, Assessorato ai Beni e Attività Culturali. Con Patrocinio del Comune di Fano, Assessorato alla Cultura.
Dal Teatro della Fortuna di Fano
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